Massaja
Lettere

Vol. 1

/184/

102

Al cardinale Giacomo Filippo Fransoni
prefetto di Propaganda Fide – Roma

F. 282rEminenza

Suez 18. Giugno 1850.

Dopo aver viaggiato un’anno intiero nell’interno dell’Abissinia e paesi Galla, dove ho potuto dare le opportune providenze per la Missione, mi sono trovato per la seconda volta costretto dalla prudenza a sortirmene consigliato dai miei medesimi compagni e da alcuni individui della Missione Lazzari sta che si trovavano con me. Giunto in Massawa ho trovato un nuovo compagno innaspettato P. Leone Des-Avancer che non ho giudicato di mandare all’interno dove per ora bastano i soggetti che vi sono. Col medesimo sono passato in Aden dove ho trovato D. Luigi che mi aveva preparato alcuni idolatra da battezzare e molti da confermare – Pochi giorni dopo consolanti operazioni cadde infermo D. Luigi e ringraziai il Signore d’aver portato colà P. Leone suddetto. Vedendomi con un poco di libertà ho risolto di far un viaggio a Roma per molti affari che tengo risguardanti l’Abissinia ed altri luoghi. Partito di là lasciando D. Luigi infermo assistito dal P. Leone ho preso le ultime piazze dei poveri sul vapore ed in otto giorni sono arrivato qui in Suez dove casualmente ho trovato il P. Biancheri che mi ha rimesso la lettera qui compiegata dove mi significa le determinazioni prese dalla S. C. di Propaganda rapporto ai due Vicariati d’Abissinia. Veduta questa se non avessi altri affari importanti sarei ritornato indietro per combinare le cose con Monsignor De-Jacobis, ma come tengo affari abbastanza importanti penso di proseguire [f. 282v] il mio viaggio a Roma munito della facoltà che V. E. si ricorderà di avermi accordato due anni sono. Pochi giorni sono ho scritto al mio P. Generale il mio viaggio in confidenza, pregandolo di avvertirne V. E. confidenzialmente, pensando di nascondere la mia andata allo stesso dicastero della Propaganda per evitare alle volte inutili dicerie, ma poi ho fatto riflessione che sarà impossibile di potermi affatto occultare – Mentre quindi mi facio un dovere di annunziare a V. E. R.ma che io mi trovo in viaggio per la Capitale del mondo Cattolico, Le spedisco pure la lettera del P. Biancheri suddetto e coppia di due lettere una di risposta al medesimo e l’altra a Monsignor De-Jacobis – Da queste due lettere Ella potrà vedere quali sono le mie idee per l’aggiustamento definitivo delle cose di Abissinia e riflettervi sopra, onde riesca in tutto la cosa regolare ed edificante. Parleremo altresì delle cose spettanti alla Missione di Aden dove avvi di che riflettere prima di determinare – Nella lettera suddetta del P. Biancheri mi si dice che i miei Superiori stanno preparando due Soggetti, ed io penso che presentemente non convenga mandare altri soggetti prima che io abbia esposto i bisogni di quella Missione e la maniera di trattarla ai Superiori stessi dell’Ordine, tanto più che /185/ presentemente già è provveduta con due Soggetti che ora non saprei dove collocare prima del mio ritorno.

F. 283r Come a chi lavora in Abissinia è molto vantagioso il poter dire di essere stato in Gerusalemme, o andando o venendo vorrei procurarmi questa S. curiosità, ma ancora non sono risolto –

La prego intanto a voler gradire coi saluti i più sentiti sensi di figliale venerazione colla quale baciandoLe la S. porpora godo raffermarmi

D. E. V. R.

Obbl.mo ed Aff.mo figlio in G. C.
Fr. Guglielmo Massaja Vescovo.