Massaja
Lettere

Vol. 1

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Al cavaliere Antonio Thomson d’Abbadie
esploratore dell’Etiopia – Parigi

[F. 1r]Signor D’Abbadie Amatissimo

[Parigi, 21 febbraio 1851]

La doppia esibizione fattami di una somma rispettabile, che Lei intende di dare alla Missione Galla, merita di essere scritta sopra un pezzo di carta, affinché Lei abbia per le mani una memoria ed un documento della mia gratitudine. Io adunque colla presente, benché, grazie a Dio, non mi trovi in un’assoluto bisogno di denaro, pure acetto e gradisco la limosina che Lei intende di farmi, purché venga da entrambi considerata, come una caparra che ci leghi più strettamente nella santa impresa di Convertire, non solo i popoli Galla, ma tutta quella parte dell’Affrica per quanto ci sarà possibile. Lei come primo motore, e possiam dire come fondatore di quelle Missioni, e segnatamente della Missione Galla affidata alla mia meschinità, ha un titolo di precederci tutti quanti, e spero avrà in seguito eguale impegno per promuovere ogni cosa che possa ajutarla; Noi poi col dovere sacrosanto che ci è imposto, faremo ogni possibile nell’esecuzione, a seguirLa.

[F. 1v] Se V. S. perciò senza Suo incommodo potrà e vorrà veramente fare questa limosina, La prego fin da questo momento di tenerla per mio conto, e sarà impiegata da Lei medesimo per la formazione delle medaglie di Santi Abissinesi, e con apposita iscrizione del nome in lingua di quel paese, come già avevamo inteso – Oltre le medaglie si potrebbe fare ancora un modello di croce secondo il gusto di quei paesi, e con qualche motto sacro analogo nella lingua di là.

Se poi questa limosina fosse in qualche modo a Lei d’incommodo, potrà conservare questa mia come segnale della medesima gratitudine, come se l’avessi ricevuta; e l’opera suddetta potrà farla egualmente per mio conto.

La saluto, La ringrazio, L’abbracio nel S. Crocifisso, e benedicendoLa, godo dichiararmi

D. S. V. Ill.ma ed Amat.ma

Divot.mo ed Obbl.mo Servo in G. C.
† Fr: Guglielmo Massaja V.o di Cassia, V. A. dei Galla