Massaja
Lettere

Vol. 1

/273/

145

Al padre Agostino Deriu da Alghero OFMCap.
segretario di M. – Roma

F. 383r

[Alessandria d’Egitto, 18 aprile 1851]

Monsig.r Fr. Guglielmo Massaja, Vescovo di Cassia in partibus, e Vic.o Apost.o di Gallas, con sua lettera, data in Alessandria li 18. del p.p. mese, m’ingiunge far conoscere a questa S. C. di Propaganda, che un Missionario di Kartoum ha fatto un’escursione sul fiume bianco; quindi è, che nel caso si sia portato molto in là, toc- /274/ cherebbe i paesi, dove il prelodato Vescovo contava di andare: e certo essendo, che passata l’Ennerea, trovasi subito il fiume bianco, ne seguirebbe, che il d.to Missionario, lasciata l’Affrica centrale, dove colli Suoi Compagni erano destinati, voltando verso l’Est, verranno all’incontro, lo che porterebbe necessariamente una confusione di giurisdizioni; In vista di che il sulodato Monsig.r Massaja desidererebbe, che la S. C. di Propaganda indicasse, cosa far debbasi, in caso avvenisse quest’incontro, mentr’Egli non vorrebbe, che per parte sua si adombrassero li detti Religiosi.

Questa preoccupazione del M. si rivelerà infondata; come lui stesso spiega nella successiva Lettera 148, il D’Abbadie aveva erroneamente individuato nel fiume Sobat il corso principale del Nilo. Il Sobat nasce da due affluenti, il Baro e il Pibor, che segnano parte del confine tra l’attuale Sud Sudan e l’Etiopia. Il Sobat nel periodo della piena trasporta grandi quantità di sedimenti, che danno alle acque del Nilo Bianco il caratteristico colore.