Massaja
Lettere

Vol. 1

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Al cavaliere Armando Prospero Faugère
redattore capo degli Affari esteri – Parigi

F. 381rSignor Faugère Amatissimo

[Alessandria, 18 aprile 1851]

Ho scritto una lunga lettera al nostro Amico Barone du Havelt Amat.mo, e come l’ho scritta in lingua Italiana, sarà obbligato farla leggere da Lei; quindi la consideri anche come Sua –

Mi riuscì sin qui di venire perfettamente incognito, e grazie a Dio in ottima salute. Né sul Vapore, né qui in Città nessuno mi riconobbe fuori del Commissario, e qui Monsignore Guasco, con cui ho degli affari da trattare. Questo mi fa sperare che potrò progredire tranquillamente il mio viaggio per l’alto Egitto.

Ho parlato a M.r Jorel, in assenza del Console Generale, attualmente in Cairo, per avere un Firmano del Pascià, mi fu risposto che il Console Generale suddetto ha preso per sistema di non fare più passi senza un’ordine del Ministero. Essendo così, partirò nel nome del Signore e colla sua sola protezione, giacché aspettare molto tempo in Egitto guasterebbe di molto i miei affari, e sarei in pericolo di essere conosciuto –

F. 381v In Egitto le cose pajono tranquille; si parla di trattative tra il Pascià e la Porta – Questa gli ha fatto la proposizione di ritirarsi; ma egli non volle acettarla – gli ha proposto in seguito di lasciarlo nel suo posto, ma con ministri eletti da Costantinopoli, e pare che neanche questo partito gli piaccia. Il console Generale Inglese è quello che ha la parte attiva in queste trattative e sostiene il Pascià. Arrivando nel porto mi parve d’aver veduto che si lavorava a risarcire alcune antiche fregate; del resto tutto è tranquillo, solamente ho sentito che alcune persone ragguardevoli hanno sospeso trattative di compra per causa di questi torbidi – Ieri un Cristiano protetto Russo in seguito ad una rissa ha ucciso un’arabo; i parenti di quest’ultimo si portarono dal governatore chiedendo la testa di dieci Cristiani secondo la legge turca, ma il buon governatore gli fece bastonare –

/277/ La notizia venuta sull’espulzione dei missionarj dall’Abissinia pare falsa, perché ho ricevuto notizie posteriori dalla frontiera, e nulla si dice di questo – Pare che in Massawah il governo della Porta si stabilisca con buone forze – mi dicono aver aumentato quasi del doppio la truppa – Se questo è vero, la cosa non va male, e la Missione avrà sempre un luogo sicuro –

F. 382r La previdenza di Dio ha disposto che partisse di Marsilia col medesimo vapore del 4. il Cavaliere Arnaud d’Abbadie fratello del nostro amico Antonio d’Abbadie – Questo illustre viaggiatore recasi di nuovo in Abissinia per qualche tempo, ed il Signore me l’ha dato come compagno di viaggio, senza che io neanche lo pensassi – Abbiamo fatto molte conferenze sulla maniera di salvare l’Abissinia, e sono glorioso poterLe annunziare che le sue idee convengono perfettamente colle mie, ed ho tutto a sperare da lui – Il Cavaliere Arnaud d’Abbadie stato otto e più anni il Consigliere più intimo del Principe Berù-Goxò detto da molti il Napoleone dell’Abissinia, è in caso di poter fare qualche cosa... Dio lo benedica!

Vorrei ancora trattenerLa, ma sarei indiscreto, perché Lei ha troppo bisogno del tempo – La prego dei miei complimenti a Madama Faugère, ed a tutti gli amici, segnatamente a Du-Havelt, D’Abbadie suddetto etc – mentre coi sentimenti della più viva riconoscenza godo raffermarmi

D. S. V. Ill.ma

Divot.mo Servo, ed Amico
† Fr: Guglielmo Massaja V.o di Cassia
V. A. dei Galla