Massaja
Lettere

Vol. 1

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Al marchese Antonio Brignole-Sale
ex ambasciatore del regno sardo – Parigi

[F. 1r]Eccellenza

Kartum – Sudan 10. 9.bre 1851.

Non voglio lasciare il Sudan senza scrivere due linee all’E. V., di cui ancora porto scolpite le gentilezze ricevute in Parigi; così in seguito, se non riceverà più delle mie lettere lo attribuirà unicamente alle difficoltà di poter corrispondere per mancanza di po- /346/ sta – Ad altri ho raccontato cose serie, a Lei dirò qualche cosa per ridere, secondo il mio solito –

Partito dal Cairo il 24. Giugno ad insaputa di tutti gli amici, ho voluto visitare nel mio viaggio i Conventi delle Tebajdi, segnatamente quello di S.t Antonio, per studiare la maniera di convertire i Copti, da cui dipendono gli Abissinesi. Da Benesuef città di Provincia sulle rive del Nilo, in forma di povero pellegrino con un camelo ed un cameliere ho fatto tre giorni di deserto a Levante verso il mare Rosso, deserto orrido [f. 1v] tutta ghiaja senza un filo d’erba; il Convento di S.t Antonio è ai piedi di una montagna di nuda pietra, in forma di una fortezza quadrata, colle mura in crudo alte circa 6. mettri; la porta è murata, ed i forestieri sono tirati con una grossa fune col mezzo di un cilindro piantato sopra la sommità del portone murato che presenta l’aspetto di una torre quadrata – Benché non presentassi un’esteriore da tirar lo sguardo, pure fui ricevuto abbastanza cortesemente da quella grande famiglia di monaci – Ho domandato dell’Abbate, e mi dissero che da sei mesi era partito per l’Abissinia, mandato dal Patriarca di Cairo a predicare la crociata contro i Cattolici che minaciavano d’impadronirsi di quella Cristianità, in specie contro di un Vescovo per nome Abuna Messia mandato dal Papa di Roma, (il Vescovo era io) e qui ho sentito tutto quello che i miei nemici dicevano di me; ed io vedendo che l’Abbate era andato in Abissinia contro di me, io mi sono posto a predicare in casa sua; e dopo tre giorni ho avuto la consolazione di fare un proselito, il quale mi promise che sarebbe fuggito al più presto per seguirmi; [f. 2r] dopo tre giorni, temendo di venirne scoperto, sono partito. Questo Convento ha un recinto lungo 300. passi e largo 200., ben coltivato ed inaffiato dalla Fontana detta di S.t Antonio, perché colà il Santo risiedette molto tempo e morì, in mezzo a quel gran deserto tutto secco, è un portento di vegetazione, e da una gran parte dei frutti che si trovano in Europa. Nel fabbricato ha niente di rimarchevole, solamente in mezzo al cortile s’innalza una gran torre con ponti levatoj che comunicano colla casa all’intorno – è questo l’ultimo rifugio in caso di essere assaliti dai Bedovini. I Religiosi vivono di redditi considerabili in tenimenti che posseggono sulle rive del Nilo, di dove ogni dieci giorni viene una carovana col necessario – Di qui e da altri monasteri consimili sortono per lo più i Vescovi Copti, e ho veduto là la cella del attuale Patriarca – Mancomale l’ignoranza e le superstizioni formano il carattere di quella gente, la malignità e la menzogna l’arma loro principale – Si crede come di fede che il Papa abbia molte donne, ed Abuna Messia (io) fece la sua entrata in Abissinia accompagnato da dieci donne – Pare incredibile, ho sentito là le medesime calunnie, contro il Papa e Cardinali, che qualche mese prima aveva sentito in Londra, vera prova [f. 2v] che il maestro è il medesimo, quello che insegnava ai Cattolici italianissimi ad ingannare il popolo col nome del Papa che pensava tutt’altro –

Caro Signore Marchese, quante cose avrei a dirLe! ma ho pochi momenti; però ho scritto tutto, ed il mio curioso giornale dal Cairo /347/ a qui conta già più di 300. pagine in ottavo grande – Lo spedirò a Roma, e là ne faranno cosa vorranno.

La settimana ventura parto per Fasouglou e di là per i paesi Galla molto vicini – Dopo tre mesi di viaggio ho passato un mese di delizie coi religiosi di questa missione, i quali mi hanno colmato di gentilezze, ed ammaestrato coi loro buoni esempj – eppure sono quei così detti infami Gesuiti nei nostri paesi dai figli della tolleranza... Sono incognito, come viaggiatore, ed il solo mio confessore sa chi sono, e mi somministra vino ed ostie per la S. Messa che celebro ogni notte occultamente. Partito di qui sarò coi miei cari selvaggi, e se il Signore mi guiderà in un paese, dove mi riesca di potermi occupare ad insegnar il Cattechismo, non cercherò più di vedere l’Europa, tanto ne sono stanco di vedere il trionfo dell’iniquità e della menzogna –

Mi saluti Sua moglie, mi raccomandi alle orazioni dei buoni e mi creda tutto Suo

Obbl.mo Servo –
† Fr: G. Massaja Vescovo