Massaja
Lettere

Vol. 2

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Al frate Pasquale Malcotti da Duno OFMCap.
missionario apostolico dei Galla – Massauah

[Asàndabo – Gudrù, seconda metà di febbraio 1854]

[F. 1r]

Vengo annonziarli ha S. Re.me quello che mi scrive monsignore Massa[ja] da Assandabo Gudrù – mi prega me che scrivi tutto quello che gli e accaduto di sue lettre che aveva scritto per le Europa ecc. me meschinetto indioto che non so scrivere, faro altro che copiare le sue parole da lui scritto

Ecco qui quello che scrive «ti prego che tu faccia conoscere il motivo per cui le lettre non sono venute, e perche vi regoliate scriviate analogamente in Europa. Arrivato dal mio viaggio di Liban, dove fui chiamato dai Compagni, in seguito all’arrivo di Cassa col piego di lettre che o spedito per Europa. Ho lavorato una settimana per prepararle la spedizione del medesimo ed il P.o Corrente [primo febbraio] se né partiva con un Piego de 25. e più lettre nella quali aveva soddisfatto à tutti i Bisogni anche di sola Convenienza – Rispondei alla S. C. di Propaganda sul Padre Felicissimo, e la pregava di due nuovi soggetti senza dimenticare il fattomi piano del P. Giusto, relativamente al [al] Coadjutore, scriveva al Cardinale Recanati, ed alla nuova Curia Generalizia, appoggiando anche ai medesemi le mie petizioni, e mille altre cose – Spediva tutto ciò al servo Cassa, al quale aggiungeva ancora un altro servo fedele, persone abbastanza fida per potermi riportarmi qualche piccole somme, di cui tengo grand[e] Bisogno: la sera del 10. feb. dell’corrente anno, io mentre [io] supponeva i medesemi già vecini ad arrivare, arriva qui invece Cassa [a] raccontarmi il fatto accaduto, come sulle frontie[re] del Goyam vecino Basso, sono stati presi dai rivoltosi; il qualle gli legareno, e spogliati di ogni cosa anche delle lettre stessa! e non ho più carte per potere scrivere altre lettre ti prego di mandarmi un pocho di carte a qualunque costo.

A me mi dice che vada à Gondar per ora che resto in Gondar, per potere attivare tutte le comunicazioni con Gudrù, e Massouah, e Europa ecc.-ect. [f. 1v] ed che di presto mi averebbe diman[da]to in Gudrù, l’unico motivo che non potè ancora farmi andare colà con lui e per la Roba che non hanno niente ancora.