Massaja
Lettere

Vol. 2

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Al padre Leone Golliet des Avanchers OFMCap.
missionario apostolico dei Galla – Aden

[F. 1r]M. R. P. [Leone]

Lagamara – Gemma Giorno di Pasqua [4 aprile] 1858.

Non è ancora passato un mese dacché vi scrissi una lettera in risposta a vostre precedenti, e mi arrivò un’altro piego contenente una vostra lettera coi regolamenti che mi mandate per l’approvazione, ed una lettera del P. Gabriele da Rivalta.

Rapporto a quanto mi scrivete, e segnatamente per ciò che riguarda i regolamenti da voi fatti a mio nome, ammiro il vostro zelo, e la divozione tutta particolare verso la nostra Madre SS. addolorata; non ho difficoltà di ascoltare i vostri consigli in tutto, ed eseguire anche tutto ciò che saggiamente mi proponete, ma debbo candidamente farvi osservare alcune cose. Prima di tutto vi dirò che i regolamenti sono buoni, ma suppongono una missione già incomminciata, come sarebbe qui nell’interno, dove già si trova qualche cosa di fatto, vi sono case, e chiese, e posso assicurarvi che per le missioni dell’interno i regolamenti sono già fatti: per i Preti Europei, per i Preti indigeni, per i Studenti, ed anche una regola per i monaci ricavata dalla regola del nostro S. Padre, di cui ho mandato coppia a Roma per l’approvazione; per le missioni /145/ del littorale non ancora incomminciate, non abbiate tanta premura, prima di tutto occupatevi a custodire i missionarii, e fare in modo che i medesimi siano solleciti ad incomminciare l’operazione e stare agli ordini, quando saranno stabiliti in un luogo, allora si publicheranno detti ordini, e così io avrò [tem]po ad esaminargli bene, e dopo l’inverno vi sped[irò cop]pia autentica. Circa il valore intrinseco di que[sti regolam]enti per ora mi contento di farvi solamente [qualche osser]vazione. Primo forse si è perso un relativamente relati- [f. 1v veramente...] cacia; è vero [come] voi dite nei medesimi, ed anche io non sarei contrario ad accordare l’uso delle armi da fuoco, ed un poco di divertimento di cacia, quando questa restasse nei termini, e si trattasse di casa stabilita e di persone perfettamente subordinate, ma una volta accordata, difficilmente si potrà mantenere in freno, tanto più nelle attuali circostanze di Viaggio, trovandosi i missionarii soli; per altra parte non vi è cosa che divaghi più il missionario di questa, motivo per cui è proibita dai sacri canoni. Quindi debbo di più candidamente dirvi, essere stato stupito di non avere trovato in questi ordini un punto di disciplina circa la Confessione Sacramentale; mio caro, tante belle pratiche raccomandate di divozioni saranno inutili, se non si batte il punto della Confessione Sacramentale che è la salvaguardia dei costumi sostanziali del missionario –

Passiamo ora a parlare del P. Gabriele da Rivalta, missionario lasciato sotto i vostri ordini, e quale mi dicevate nelle vostre prime lettere essere partito per Lamo. Cosa vuol dire che questo missionario è ritornato in Massawah? Perchè voi nulla mi dite nella vostra lettera del medesimo; o che questo missionario è partito dal luogo di suo destino col vostro consenso e permissione, e voi dovevate scrivermi la determinazione presa, la permissione data, e le ragioni della medesima, e lo stesso doveva fare il medesimo scrivendomi; oppure che questo Sacerdote è venuto in Massawah di suo capricio contro i vostri ordini, ed allora io non devo stare quieto sopra questo punto, come [dif]fatti nel rispondergli non sono stato quieto; ma [non] ho saputo, ne da voi, ne da lui; solamente mi dic[e essere] andato in Massawah e che pensa di passare per il [..]gio impossibile, e mi dice [f. 2r] che si tro[va...] questa non è regolarità di procedere; così i miss[ionarii incom]minciano per girare a loro capricio, e perdersi prima di [met]tersi in treno di lavoro. Dal calcolo che facio avete dovuto incontrarvi in Aden, nel testo a suppongo e suppongo perciò che vi sia stato qualche cosa frammezzo, cosa che sommamente mi affligge, e tanto più mi affligge, perchè nulla mi dice lui, e nullissimo mi dite voi delle cose come sono. Debbo pure esternarvi un’altra mia pena, ed è quella di vedere voi ancora non partito per Lamo. Nel mese di Luglio dell’anno scorso eravate voi impaziente di partire per Aden e per Lamo trovandovi in Massawah, e siete partito senza neanche aspettare le mie risposte e l’arrivo del corriere; ora resto come in Decembre ancora non eravate partito di Aden per Lamo; postochè l’operazione di Lamo è stata decisa, è bene incominciarla subito, altrimenti i missionarii sospesi ed in giro consumeranno denari inutilmente e si disgusteranno, e si guasteranno /146/ anche. Se questa operazione anderà a male sarà a carico della vostra coscienza, ed anche del vostro onore –

Vi raccomando poi una cosa già molto raccomandata: ed è, che quando fate spedizioni di denari al Console, mandiate sempre una doppia lettera di accompagnamento a Monsignore Dejacobis, o a Monsignore Biancheri per assicurare meglio le cose – Lo stesso raccomandate sempre dovunque, specialmente in Egitto –

Vi abbracio nel S. crocifisso, vi benedico, con tutti i vostri, e salutandovi sono tu[tto v]ostro

Aff.mo Padre in G. C.

[† F: G.] Massaja V. b.[enchè] I.[ndegno]
P. S. I saluti del P. Felicis[simo] qui presente –

[F. 2v] Al M. R. Padre Col.mo / P. Leone dés Avancer / Deleg.to del Vicariato Galla //.