Massaja
Lettere

Vol. 2

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Al padre Venceslao Kiechl da Schwarz OFMObs Ordo Fratrum Minorum Observantium detti anche zoccolanti OFMObs.
guardiano-parroco e superiore interinale – Alessandria

[Ennerea, 29 aprile 1859]

F. 421r Il giorno 26 di Novembre corr. ricevei una lettera scritta nel 29 d’Aprile 1859. dal Mons. Massaja, Vesc. ed Ap.lico Vicario di Gallas.

Il contenuto di Sua lettera in breve si è:

1. Egli si lagna, che non abbia più ricevuto lettera dal defonto Mons Perpetuo.

2. Un lamento cordiale, che si trovi molto angustiato, specialmente nei sussidii, i quali trasmessigli da Lione, gli ò furono rubati ò defraudati da viaggiatori etc. etc.

3. Il punto poi principale è questo: Mons. Massaja nella Sua sopraddetta lettera prega assai, assai il defonto Mons. Perpetuo, ch’egli prendesse tutta la Sua moneta inviatagli da Lione per la missione di Gallas, e la amministrasse secondo il convegno fatto fra di loro. – Ora io so: che già da un anno non sia più venuta la solita sovvenzione di Lione per Gallas nelle mani di Mons. Perpetuo, ma che la detta moneta sia stata spedita per altra via, non so quale. –

Io secondo me soppongo, che forse qualche missionario abbia fatto qualche cambio. – Il certo si è, che il detto Mons. Massaja Vescovo di Gallas sappia nulla di ciò, che si sia fatto – Almeno così risulta dalla Sua lettera.

Ma sia come sia, io vengo a supplicare Sua Eminenza Re.ma, se avesse la compiacenza a far arrivare all’amministrazione di Lione due tre righe, onde avvertirla, che spedisca le limosine per Gallas (ossia per Mons. Massaja) via Alessandria d’Egitto alla delegazione Ap.lica dell’Egitto. Perchè così egli desidera, e lo desidera assai. –

Dice ancora, ch’egli non possa avere communicazione per via di Africa centrale ossia Abissinia. Dice di più; che l’unica almeno un po sicura strada sia: [f. 421v] «Alessandria via Suez. Da Suez via Aden. Da Aden via Massawa (Massaûa). Da Massawa poi ò a Mons. De Iacobis, o alla stazione Sua.» –

In nome dunque di questo Prelato, ed in nome di quella Missione così bisognosa prego Sua Eminenza Re.ma di voler’avvertire l’amministrazione di Lione, affinchè spedisca le sue suvvenzioni pecuniarie per mezzo della Delegazione Ap.lica d’Egitto, onde soddisfare ai più vivi desideri di quel Prelato angustiato.

Accludo ancora un plico diretto a Sua Eminenza Re.ma, arrivatomi da Tscheda non so da chi. Suppongo però dal medesimo Mons. Massaja, ed in tal caso da Lui sarà Sua Eminenza Re.ma più meglio informata.