Massaja
Lettere

Vol. 2

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Al padre Leone Golliet des Avanchers OFMCap.
missionario apostolico dei Galla – Gondar

[F. 1r]Caro P. Leone in G. [C]

Ennerea 10. Mag[gio 1859.]

Aveva già terminata la le[ttera...] stava per partire il corriere, q[uando...] un piego da Basso portato colà da [...] quale ho trovato le vostre lettere [scritte da] Gondar, dalla quale ho conosciuto la vostra venuta in Abissinia, e la buona disposizione vostra di unirvi a noi nell’apostolato dei paesi Galla – Benché sia spiacente che l’affare di Lamo sia andato a male, tuttavia non nascondo il piacere provato per la prossima speranza che presto ci rivedremo, se piacerà a Dio di sciogliervi presto dai vincoli della sempre infida Abissinia. Se il Re Teodoro ci sarà amico sarà una grazia di Dio, perchè ad ogni evento, almeno non ci perseguiterà, come per l’avanti, ma sappiate che dall’esperienza che ho in Abissinia il missionario deve temere forse più i Principi amici che i nemici; quando il Principe Abissinese è nemico spaventa, perchè è una fiera senza freno, quando poi è amico pretende che tutto serva alla sua amicizia, e come non calcola niente i nostri affari, se non ci guardiamo, guasterà tutti i nostri affari – Per questa ragione venendo io mi sono guardato bene di non cadere nelle mani del Ras, perchè troppo amico, epperciò avrebbe immancabilmente impedito i miei piani – Ciò vi serva di norma – Quando sarete arrivato sano e salvo in Gudrù, allora vi calcolerò per mio e vi conterò ne[l num]ero dei missionarii –

Arrivato che sarete in [Gudrù] troverete un paese abbastanza amico, ed una casa [non certamente commoda, quando era in buon stato, ma [...] abbandonata da me dietro i timori del Re [...mina]ciava di prenderci colà, ho sempre cerca[to di contrast]are, ma non mi riuscì.

[F. 1v ...] utile, perchè l’avrei aggiustata [...] tenerci dentro i suoi soldati. [...] voi, e che avvi speranza che [...giun]to il momento di aggiustarla, e [...]pre occupata da un Prete per l’avvenire [...] posizione del Gudrù ci è troppo importante per ogni [ri]guardo – Arrivato che sarete in Gudrù, ringraziate il Signore della grazia fattavi, e mettetevi subito davvero a fare il missionario; sono otto anni che viaggiate; è arrivato ora il tempo di fare un poco l’apostolo e fare vedere a Dio ed agli uomini, che non avete solamente il prorito di viaggiare, ma anche [la] buona volontà d’istruire. Dovete prima di tutto occuparvi nell’imparare la lingua ed il paese, e per il tempo /171/ che vi fermerete in Gudrù, a ristabilire quella casa, la quale, se non altro servirà per altri; imparato che avrete un poco il paese e la lingua in Gudrù, forse dopo l’inverno farete il secondo passo a Lagamara, dove troverete Monsignore Felicissimo Coccino, il quale appunto dopo l’inverno si recherà colà. Ora non cercate di venire avanti, perchè forse Gama non vi lascierebbe venire, e venendo prima di essere conosciuto come Prete, avreste delle difficoltà a passare; a suo tempo ci penserò io, o in difetto Monsignore Coadjutore suddetto, il quale molto vi ama –

Postochè siete venuto di Zanzibar e vi riuscì di entrare in Abissinia penso per ora di mettere da una parte l’operazione di quella costa Sud, sia perchè non ho mezzi da piantare un nuovo stabilimento colà, sia ancora perchè, posto che siete arrivato qui voglio prima abboccarmi con voi, ed insieme con voi calcolare qui nell’interno [tutto] quello che si potrà fare per l’apertura di quella stra[da; poten]do essere che ci riesca più facilmente la disces[a verso la cos]ta, che dalla costa all’interno; quando vi sarete [ambientato] conoscerete certe cose che non le avrete anco[ra conosciute] che relativamente a quella strada. Frattanto p[...]ra, e pensate a fare un poco [f. 2r] il missionario, cosa che vi sarà [...] quello che è lucente è oro, e non [...] sono obbligato a dirvi io come v[...] che i vostri stessi più intimi am[ici...] fare per il vostro bene. Io conosco il [...] che stando qualche anno con me dive[...] da fare del gran bene; presentemente [...] a darvi un poco del girovago, cosa che mi fa [mol]to pen[a] per l’amore che vi porto – Persuaso che prenderete questo mio consiglio, ve ne aggiungo ancora altri – Entrando nei paesi Galla, guardate di rinunziare affatto all’uso delle armi da fuoco, come cosa che in questi paesi potrebbe rovinare tutto il fatto; col sistema tutto apostolico ci è riuscito in sei anni di vincere mille difficoltà ed aprirci la strada in tutti i paesi Galla, dove siamo conosciuti come uomini di pace e senz’armi, motivo per cui tutti ci rispettano; guai se comparisse un fucile nelle nostre mani, tutto sarebbe perduto: Per questa ragione la notizia che mi date di alcuni Europei che vogliono venire mi fa molto pena, perchè veduto un bianco presentemente sarà considerato da tutti come Prete, e se poi portasse fucili, e tanto più se facesse qualche atto ostile, tutto sarebbe a nostro carico, come è stato quello fatto da Plauden in Gemma, cosa che appena ci riuscì ora di assopirla dopo sei anni – Se qualcheduno perciò cerca di venire guardate di dissuaderlo, adducendogli che il tempo non è ancora arrivato; in caso di voler venire vengano senz’armi da monaco e sotto la nostra direzione absolute a costo di perdere la nostra amicizia, e di rendersi colpevole in facia all’Europa di aver rovinata questa missione – Dico questo, perchè altrimenti sono certo che i viaggiatori suddetti non potrebbero viaggiare, e guasterebbero l’affare nostro [o me]glio l’opera di Dio. Un’altro suggerimento voglio aggiunger[vi sul] modo che dovete tenere con Gama-Moras in Gudrù – [...] è nostra amica sincera, ma nella sua amicizia [...] interesse; lui ha fatto del gran bene [...] del gran bene a lui; ha ricevuto già due fuci[li...] non si sa affatto in /172/ questi paesi – [F. 2v ... d]argli qualche cosa, ma non molto, [...] e vi troverete poi impiciato tro[...]ardo nel vostro viaggio – Badate be[ne...] dovete darlo a nome mio, essendo un sta[tuto...] proibisce ai privati di dare a nome [...] l’uso ai nostri missionarii di dover dare in [...] che faranno; finora sappiate che il paese non è ancora g[uas]tato; una volta assuefatto a gran regali, saremo poi imbrogliati a sostenere il sistema, perchè qui non è come l’Abissinia, dove avvi un sol Principe, qui tutti sono Principi; non sapete che anche attualmente siamo obbligati a fuggire i luoghi dove è passato d’Abbadie, perchè sono tutti luoghi guastati coi suoi regali; questo Re di Ennerea per causa di d’Abbadie ci da fastidio più di tutti, perchè il suddetto viaggiatore ha versato monte di regali, ed i nostri regali sono sempre poco; laddove negli altri luoghi piccole cose secondo l’uso del paese bastano, ed in molti luoghi anche niente affatto, perchè ci rispettano e ci temono come Preti, come in Nonno, ed altri paesi – Non solo in materia di regali, ma anche in materia di spese dovete restringervi e mettervi a livello degli abitanti benestanti del paese, perchè altrimenti si consumeranno quei pochi talleri che abbiamo, e verrà la miseria. In ciò non abbiate difficoltà di lasciarvi guidare pensando che ho già veduto una volta la fame, et quidem quando la famiglia non era tanto grossa, ora che abbiamo una caterva immensa di gente che mangia ci fa pensare – Guardate di disfarvi dei servi Abissinesi subito che potrete, sopratutto quelli che sono pagati, perchè altrimenti guasteranno il paese, per lo più qui non ci sono servi pagati, e certi Abissinesi qui venuti con gran paghe, i quali hanno parlato ci hanno dato molto fastidio, come fra gli altri Cassa; sappiate che qui con due sali faciamo correre un corriere da Lagamara a Limu, all’Abissinese non basterebbe un tall[ero –] Sappiate che da Massawah mi scrivono nulla [...] cassa; non so chi si sia presa la libertà di cang[iare...]iei in Egitto, perchè mi si dice che quel Monsigno[re...]ciato a mandare i soccorsi per la via del Senna[ar...] di grande imbroglio, perchè ciò che va in Sennaar [... pe]r venirvi dovrà ritornare [f. 3r] in Egitto e poi venire in M[assawah...] Monsignore abbia fatto ciò [...] mai fatto per il passato. In [...] in risposta a quanto voi mi dite [...] al 1851. in cui sono passato in Egitto [...] ho trovato tutte le cose in buona reg[ola...] dall’anno suddetto sino al passaggio [di P. Giu]sto, quale aveva incombensato di rivedere il conto, come mi scrive questo Padre di felice memoria, anche tutto era in regola; ora poi ciò che voi mi dite mi giunge affatto nuovo, ed un Vescovo rispettabile che si presta gratis per noi è miga il caso di fargli subito un rimprovero così in aria e dietro alcune dicerie; nel caso dobbiamo avere pazienza sino all’epoca che qualche persona delle nostre vada in Egitto, allora si potranno verificare le cose meglio; del resto per motivi mal fondati dicendo qualche cosa, si darebbe motivo di offendersi, e quando si offendesse noi siamo lontani per mettere un’altro. In quanto alla vendita della casa non dico tanto facilmente di sì, perchè è quello un capitale che tengo riservato per ogni caso di estrema necessità della Missione, tutto frutto dei miei risparmj passati; è anche un bene stabile che ho /173/ dato in nota alla S. C. di Propaganda, quale io stesso non mi prenderei più la libertà di venderlo senza consenso della medesima, come alcuni altri benestabili già comprati in questi paesi. Quando lo stabilimento di Zanzibar si farà penseremo a domandare in Europa, ed occorrendo bisogno straordinario anche quello si venderà, ma per ora stia; nel caso sappiate che quel Monsignore ha ordine anticamente da me di non fare variazio[ne al]cuna senza parteciparlo a me, o in difetto al mio Coa[djutore e] senza domandare alla Propaganda, forse per questo [...]

In quanto al P. Ga[briele da Rivalta d]i cui mi dite molte cose nelle vostre caris[sime, ricordate cos]a vi ho detto l’anno scorso. [F. 3v ...] fatto quello che gli ho detto [...] il Sennaar, ma forse avrà te-[...su]a volontà – Relativamente a [... abb]iate ragione, e penso appunto [...]nda affinchè metta fine a questi giri [... in]utilmente le sostanze della Missione, rich[iamandolo a Ro]ma, o mandandolo altrove, se nel termine di un’anno non sarà arrivato qui; io posso far nulla con lui, perchè è lontano, e sospetto ancora che sia lui che abbia fatto certe variazioni in Egitto per maneggiare i denare della missione a suo talento; così sarò costretto scrivere a quel Monsignore di non ascoltare più nessuno, e dare più niente a nessuno, se non sarà munito di mio biglietto autentico, oppure in difetto del mio Coadjutore; poiché la missione cresce di soggetti tanto indigeni che Europei, epperciò non avremo più gran cosa di soprapiù come per il passato. Voi nelle vostre lettere dell’anno scorso mi dicevate che Lione ha aggiunto qualche cosa, ma io veggo dalla lettera che ho ricevuto dalla Propagazione di Lione, che la somma è sempre la stessa. Il vostro giudizio che fate di Monsignore Guasco, quasi che trattenga il vostro denaro deve essere falso; perchè nel caso che il Consiglio di Lione vi spedisse qualche cosa in particolare per voi scriverebbe a voi, come suole scrivere a me, e suole sempre accompagnare con lettera sua ogni qualunque minima somma, essendo questo tatica di amministrazione regolare; se vi ha scritto niente [è] segno che manda niente per voi, in particolare.

Leggo ora in una lettera di M.r Levenq di Marsilia diretta al P. Giovenale in Aden, nella quale il suddetto interroga il Padre Giovenale se deve mandare [la som]ma assegnata dal Consiglio di Lione in Zanzi[bar...]e; da ciò argomento che l’ordine antico mio [...] voi. Se il denaro anderà a Zanzibar, di là [...]n, tutti impicij inutili; prendete per nor[ma di non can]giare l’ordine antico senza [f. 4r] parteciparlo al Superiore, [... sem]pre bene, i sistema antichi sono cose [...] scrivere a Lione ed in Egitto per rimette[re...]

Avrei ancora tante cose da dirvi, m[a...] epperciò, come il P. Giovanni verr[à...] potrete prendere alcuni consigli [...] cose da dirvi; egli conosce tutto [...] tutte le cose di cotesto paese, e [...] indivisibile.

Fatevi dunque coraggio, ma [...] per questa via dovremo aprir [...] ho preso molti documenti – Sono [...] imbrogli, e possiamo mandare qu[...] da Kaffa per verificare, da Wala[mo...]

/174/ Per vostra regola da qui avanti io [...] cosa che non convenga, è questi il [...] una persona fino a tanto che la am[...] che non ho più speranza di fargli de[...] stare a trattarla in cerimonia, come po[...]nianza tutti, segnatamente il Coadjut[ore.]

Gradite intanto i miei saluti, e be[nedizioni...] vostro

[† Fr: G. Massaja V.o]

P. S. Voi dite nella nota che avete [...] Luigi Sturla; in una vostra [...] solamente 50. talleri; non [...] ne tanto meno so quali lib[...]

[F. 4v] Al R.do Padre Col.mo / P. Leone [des Avancher / M]issionario Capp[uccino] //.