Massaja
Lettere

Vol. 2

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Al padre Leone Golliet des Avanchers OFMCap.
missionario apostolico dei Galla – Ghera

[Gudrù, 1862]

[F. 2r...] nessuna [...] la sua incapacità; n[on s]arei contrario alle dimissioni sue, [ma] certi intrighi che ho conosciuto m[i fan]no temere, che un simil passo apr[a la] via ad un’altra operazione più in gra[nde]... Monsignore Biancheri è andato in Roma, ed io credo più che necessario di andarvi per l’affare del rito e per altri affari... voi intanto, se le convenienze vi portano da queste parti, accordatevi con Monsignore Cocino, e poi andate dal Re Teodoro a coltivare il piano antico, perchè questo Re dell’anno venturo finirà per prendere tutti questi paesi; già ho mandato [il] P. Giacomo, il quale è stato ben ricevuto, ma come indigeno e travestito non ha potuto entrare in conferenze col Re, mi mandò però il Re risposta di amicizia; voi invece, potendo, dovete starvi qualche mese; fratanto io promoverò in Europa il piano che ho scritto; il P. Giovanni anderà ad aprire un’operazione dalla parte dei suoi paesi, e travestito si recherà a visitare i preti di Kafa e di Ghera.

[F. 2v...] e la [...] mercante [...] affinchè la consegni direttamente [a voi] dove vi troverà, affinchè sappiate [le mi]e idee e sappiate regolarvi, sap[piate] come la pensa anche Monsignore C[ocin]o... per carità, siate superiori a tutto, l’uomo grande, vecchio, sperimentato, e maturato nella carità evangelica tutto può, ed a tutto arriva, voi sapete con quale moderazione e calcolo io soglio camminare... Siate mio figlio...

Vi abbracio nel S. crocifisso e sperando di presto rivedervi vi lascio nella pace del Signore, ed aggiungendovi la paterna mia e pastorale benedizione godo raffermarmi di voi sempre

Aff.mo P.
† Fr: G. Massaja V.o

[F. 3r] P. S. Il Fr: Gabri[ele è] venuto qui con una corona di [gen]netò della specie grigia, di quell[i che] io aveva in una mia sachetta par[ticol]are; egli dice che voi gli avete da[ti in] Ghera, ma io inclino più a pensare che gli abbia rubati... vi dico ciò per sapere giudicare questo ragazzo, essendo molto guasto di cuore e di testa, quale con bella grazia penso licenziare subito che potrò, non /388/ convenendo riempire la casa di questi esseri. Il P. Fessah è licenziato, ma mi vuole tutto a farlo partire per l’Abissinia, stanteche nei paesi Galla è troppo pericoloso e scandaloso... vorrebbe restarvi come mercante, ma io temo, perchè i paesi Galla sono paesi liberi... e potrebbe anche andare in Kafa...

Ho dimenticato di raccomandarvi il P. Matteo, quale ha bisogno d’istruzione per celebrare la S. Messa e per confessare, per carità non dimenticate questo, altrimenti io temo di andare all’inferno lasciando questo Prete [f. 3v qui senza pie]tà; per me q[ue]sto è un gran p[ensie]re; tutti gli altri possono dirsi [suffi]cientemente istruiti ad eccezzione [del] P. Giacomo, quale ho affidato a M[onsi]gnore Coadjutore.

L’affare di Kafa come sia qui ne sappiamo più nulla; detto paese deve ricevere un gran castigo da Dio, nel campo di Teodoro dai soldati si canta questa rima in amarigna = ie Kafa gadaj, ka ullu ba laj = alcuni suppongono che cotesto Principe abbia detto di voler far restituire la mia gumma... Comunque ciò che non farà l’imperatore terreno lo farà l’imperatore celeste, e già pare che abbia incominciato tanto in Kafa quanto in Limu, stando alle notizie...

Qui noi abbiamo nessuna notizia di Tasciò e della roba rimasta in Kafa, per me comincia essermi mistero...

Occorrendo, date voi quelle providenze che credete, però andate adagio per non irritare, ed alle volte esser causa che accada ciò che temiamo; questi deboli quando manchiamo di forza per contenerli la lusinga è l’unica via... Sappiate perciò regolarvi...

[F. 2v] P. Leone.