Massaja
Lettere

Vol. 3

/48/

319

Al cardinale Alessandro Barnabò
prefetto di Propaganda Fide – Roma

F. 519rEminenza

Massawah 3. Decembre 1863.

Il giorno 30. scorso Novembre arrivò qui felicemente Monsignore Biancheri e così trovo nuovo bisogno di aggiungere qualche linea a V. Em: R.ma alla lettera già scritta qualche giorno prima.

Il suddetto Prelato mi dice che probabilmente i missionarii Francesi han preso la via del Sennaar, benché non mi assicuri del fatto, avendo solamente ciò inteso da alcuni in Egitto; comunque, essendo vero, io prevengo V. Em: R.ma, che mai i medesimi per detta via giungeranno al loro destino, accadrà loro ciò che è accaduto a me nel 1851., al P. Giusto, ed al P. Gabriele, solo consumeranno gran denari, e qualcheduno fra loro pagherà il tributo della vita... Frattanto avranno preso denari in Egitto per la Missione e questo denaro arriverà mai a saziare la fame del poveri missionarii dell’interno, ed a coprire i bisogni per il [f. 519v] mio viaggio e per la manutenzione della casa di Massawah, ed in Egitto è sospeso l’ordine di più mandare qui – Per questa ragione Le significo che io ho risolto di partire di qui nel modo migliore che potrò vendendo anche al uopo qualche oggetto appartenente alla Procura, e per questa stessa ragione La prevengo che chiudo la procura di Massawah e porterò con me il P. Gabriele sino al Cajro –

Questo Monsignore Biancheri mi dice che è ritornato qui unicamente per occuparsi del rito, essendo tutta l’amministrazione della missione data al Signor Delmonte, ciò mi fa pensare che forse vi sia il piano di procedere alla nomina di questo individuo a Coadjutore dal V.o Ap.o; nel caso affermativo esorterei a sospendere qualche tempo, essendo conveniente ponderare molto un simile passo, sopra di cui, quando fossi interrogato avrei qualche cosa da dire

II piano concepito di cangiare ogni cosa di questa missione Lazzarista potrebbe esser bono in certo senso, ma potrebbe anche essere rovinoso, come sarà rovinoso quello concepito dai nostri PP. Francesi relativamente alla missione Galla; quando si [f. 520r] lascia vedere il bianco dell’occhio a questo riguardo gli agenti secondarii poi aggiungono e vanno molto avanti e spingono colla lingua e coi fatti le cose tanto avanti che si mettono a pericolo di rovinar tutto... Ecco le operazioni del S. Monsignor De-Jacobis già apertamente come disprezzato, e lo stesso accade a me do[po] essermi affaticato tanto.

Le bacio la S. porpora e coi sensi della più figliale venerazione godo raffermarmi

Dell’Em: V. R.ma

Sempre figlio divot.mo
Fr: G. Massaja V.o