Massaja
Lettere

Vol. 3

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318bis

A monsignore Felicissimo Cocino da Cortemilia OFMCap.
vescovo coadiutore dei Galla – Gemma-Lagamara

[Massauah, novembre 1863]

[F. 1r] Pare che il nostro Monsignore Massaja abbia l’idea di aprire una comunicazione per la via del Sennaar con mandare (se però sono sotto gli ordini del Vicario Apos.co de’ Galla) i nuovi Missionarii Francesi in quei paesi, ed è per questo che essendo ancora in Massawa scriveva a me di mandare il P. Giovanni nell’interno dell’Affrica, dicendomi di dire a detto Padre di introdursi nell’interno verso il Sennaar, il più che avrebbe potuto; in pari tempo Monsignore scriveva al suddetto Padre di introdursi colà, che a Dio piacendo avrebbe trovato per istrada o lui, od altri mandati colà da lui. Nella sua stessa lettera a me diretta mi diceva queste parole [:] «sarà difficile per l’avvenire il passare per la via dell’Abissinia, non solo Missionarii Europei, ma anche effetti, e soccorsi per i Missionarii che sono ne’ paesi Galla, avvi di necessità perciò di cercare ad aprire una altra strada per le nostre comunicazioni, o coll’andare del tempo ci sarà chiuso affatto la strada».

[F. 1v] Nel suo passaggio alla costa, Monsignore discorrendo con l’Imperatore Teodoros, ha potuto conoscere discorrendo, che l’Imperatore non ama l’esistenza de’ Missionarii ne’ paesi Galla. Monsignore mi diceva in una sua lettera di pregare, e di far pregare affinchè la sua andata in Europa abbia un buon’esito in vantaggio di cotesta nostra misera Missione, perciò vi prego di far fare dalla vostra famiglia una qualche preghiera pubblica, e quotidiana che voi [p. Leone des Avanchers] giudicherete bene in Domino. [....]

[F. 2v] Voi mi domandate ad quid ho trattenuto i regali mandati dal nostro Ven.le Monsignore Massaja, e mi calunniate presso il sullodato Monsignore che quei regali che lui aveva mandato per il Re di Ghera io li ho trattenuto, prima di scrivere a me, e prima di calunniarmi presso Monsignore Massaja, avreste fatto bene di assicurarvi se quei regali che Monsignore ha promesso di mandare ad Abba Magal, sono arrivati, o no, nelle mie mani, ed avreste saputo che fin’ora mi è venuto un bel nulla dalla costa diretto ne a voi, ne ad Abba Magal. Monsignore scrisse anche a me rapporto al Re di Ghera, e di altri, e mi diceva che avrebbe mandato, e non che abbia mandato, forse non avete capito bene le espressioni italiane di Monsignore, rilegete con attenzione la lettera di Monsignore, e forse vedrete che vi scrive come scrive a me, cioè che manderà, e non che abbia mandato, e dato anche che abbia mandato, gli oggetti che lui dice non mi sono pervenuti; ma voi secondo il vostro costume avete precipitato presso Monsignore a calunniarmi, dicendogli come cosa certa che, quegli oggetti che lui ha mandato ad Abba Magal, il suo Coadjutore se gli è trattenuti ecc. Prima di scrivere una cosa a’ Superiori, è bene di assicurarvi della cosa come è, per non essere poi taciuto di bugiardo, e di calunniatore.