Massaja
Lettere

Vol. 3

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Al padre Lorenzo Lachenal d’Aosta OFMCap.
ministro provinciale di Francia – Lione

[F. 1r]M. R. P. Provinciale in G. C. Amat.mo

Cajro 18. Gennajo 1864.

In fretta Le significo il mio arrivo qui in Cajro per Sua norma. Con mio dispiacere ha inteso che i missionarii da Lei mandati siano in Aden, e che abbiano preso con loro in Egitto circa otto mille talleri sopra i fondi miei particolari esistenti presso questo Delegato Ap.o d’Egitto, e che il P. Domenico V. Prefetto ritornando in Francia abbia significato la sua intenzione di prendere anche il poco resto che vi è. Le facio conoscere che io ho ordinato a questo Monsignore di non più consegnare altri denari, perché, a dirgliela, io sono intimamente persuaso che detti missionarj hanno preso una pessima strada e finiranno per consumare tutti questi denari da me radunati con tanta pena pel futuro della missione, senza nulla poter fare, e senza poter mandare un’obolo di soccorso all’interno dove di giustizia è dovuto... Pensi, caro P. Provinciale, e scriva in proposito, poiché io [f. 1v] non ho più tanto coraggio di scrivere ai medesimi, vedendo che essi non si curano di scrivere a me e di domandare il menomo consiglio; passando qui in Egitto avrebbero fatto bene aprire il loro cuore a questo Monsignore Delegato, il quale poco più poco meno è sempre stato informato da me delle cose della missione, ma invece si sono tenuti lontani anche da lui, e non si sono avvicinati che per prendere i denari... Caro P. Provinciale, comunque siano gli antichi missionarii saranno sempre ancora in caso di dare qualche consiglio a chi è nuovo...

/51/ Le notifico poi che ho portato con me due giovani per l’educazione, e postochè la missione è stata affidata a cotesta Sua provincia, non voglio collocare i medesimi in nessun luogo senza prima conferire con Lei, perché, comunque cattivo uomo io sia, sono sempre io che ho domandato a Roma che la Missione venisse affidata a cotesta Sua Provincia, e non ho dimenticato affatto ciò che io Le scriveva da Kafa, solo bramo un poco più di consiglio prima di far movimenti per non esporci a far spese e passi inutili.

[F. 2r] Ho scritto a Roma il mio arrivo in Cairo, ed aspetto di là un’istruzione per movermi; se Roma acconsente, potrebbe essere che io parta direttamente di qui per Marsiglia, poiché veggo più necessario di abboccarmi con Lei che con Propaganda; anzi forse indispensabile che ci conveniamo tra noi prima di disturbare inutilmente Roma solita per lo più sempre ad accondiscendere quando vede cose utili e ragionevoli –

Ella mi scriva in Alessandria, dove dovendo aspettare una risposta di Roma, avrò tempo anche a ricevere la Sua – Mi scusi se non mi trattengo in ulteriori detagli, poiché sono arrivato solamente jeri, e sono molto stanco, d’altronde la posta deve partire a momenti. L’abbracio nel S. crocifisso in spiritu, impaziente di vederLa, mentre coi sensi della più sincera affezione godo raffermarmi

D. P. V. M. R.

Divot.mo Servo
† Fr. G. Massaja V.o