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Al signore Carlo Delmonte CM
procuratore della missione dell’Abissinia – Massauah
[Cairo, 23 febbraio 1864]
[F. 1r] La ringrazio infinitamente dell’onore grandissimo che mi fa conservando di me qualche sovenire e soprattutto della lettera per me preziosissima speditami dal Cairo li 23. Febbraio scorso. Mi dichiaro indegno di ciò che in essa mi attribuisce e L’assicuro d’altra parte che procurerò di eseguire alla lettera i consigli pieni di saggezza che ha la bontà di suggerirmi. [...]
[F. 1v] Non avendo ancora potuto spedire a Mgr. Biancheri la lettera che V. Ecc: Ill.ma e Rev.ma le spediva dal Cairo nello stesso tempo che a me, mi prendo la libertà di ringraziarLa intanto a nome suo del regalo speditogli che è tanto più prezioso quanto più era inaspettato. La cassa è qui giunta in buonissimo stato e questa volta il doganiere di Massawa è stato molto cortese poiché me l’ha rimessa senza neppure aprirla. Mgr. Biancheri La ringrazierà in altra circostanza.
Nessuna notizia si è ricevuta fino adesso di Mgr. Felicissimo e del P. Leone. Appena ne avremo mi farò un dovere di comunicargliele. Nessuna occasione si è presentata per inviar loro qualche soccorso perchè nessun mercante è di colà disceso a Massawa e La prego di credere che [f. 2r] si farà tutto il possibile di mandar loro qualche somma appena se ne presenterà propizia occasione. Il Ghebra Mariam debitore alla missione Galla si è eclissato.