Massaja
Lettere

Vol. 3

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Al padre Fabiano Morsiani da Scandiano OFMCap.
procuratore generale delle missioni – Roma

[F. 1r]R.mo Padre Procuratore

Lione 4. Luglio 1864.

Debbo accusarLe ricevuta della Sua veneratissima del 5. scorso Giugno, da me ricevuta solamente oggi, perché oggi solamente mi trovo direi quasi di ritorno dal giro fatto in Patria; ho detto quasi di ritorno, perché, benché non fossi arrivato ancora sino /109/ a Lione, l’esser ritornato da Marsilia al Piemonte per la via di Genova, Aqui, Asti, Piova, Moncalieri, Torino, Susa, e Ciambery, è un certo giro vizioso che ha del ritorno, non a Lione, ma in Francia.

Dal numero dei luoghi sopra descritti che ho visitato nel giro suddetto, Ella potrà ben comprendere che non mi sono fermato molto, ma ho risolto potentemente di non restarvi più di due giorni in ogni luogo, eccettuato Torino, dove sono rimasto cinque giorni. Sono state tante le feste che ho [f. 1v] ricevuto, che posso dire di avere passato quasi un mese in continue nozze facendo un bel niente, dimodoché se Ella mi vedesse non mi conoscerebbe più, tanto sono venuto grasso e grosso ecc., e posso assicurarLa che, se il Signore mi userà misericordia nel sostanziale, per questo solo mese di ozio e di divertimento non basteranno cento anni di purgatorio; mai in vita mia ho perduto tanto tempo; pazienza licet semel insanire, e spero che vedrò mai più la patria. Per le ragioni che V. P. R.ma potrà capire non ho veduto il Re, solamente ad istanza del bravissimo canonico Ortalda ho veduto il Emilio Visconti Venosta ministro degli affari esteri, col quale però mi sono tenuto molto indietro.

Relativamente ai quesiti la S. C. mi fa notare che ad alcuni è già stato risposto, e non vuole capire che le risposte datemi non sciolgono la difficoltà da me fatta. Riguardo agli altri poi, io non facio istanza affinché mi si risponda, ma prenderò la risposta quando verrà, e nelle cose [f. 2r] che saranno contrarie alla pratica vi rimedierò, essa perciò potrà fare tutto a suo bell’agio.

Monsignore Simeoni non mi ha ancora scritto relativamente ai manoscritti, e quando mi scriverà la pregherò di rimetterli a V. P., perché sono molto mortificato di questo, e se avessi creduto tal cosa non avrei scritto tutto quello che ho scritto, potendo alcuni attribuire a superbia, ciò che ho detto unicamente per non nascondere le mie idee ai Superiori che mi hanno pregato.

Il buon Canonico Ortalda mi ha fatto le congratulazioni per la nota inviata, e posso assicurarLa che ne fa l’apologia a tutti; oh che uomo è il canonico Ortalda, portento di zelo e di carità; il clero attuale di Torino mi ha non solo edificato, ma mi ha fatto stordire; trovasi molto lontano da quel che era.

V. P. R.ma ha scritto alcune parole al P. Domenico relativamente al maneggiarsi presso il governo per aprire la strada alla missione, ma ha poi riflettuto bene prima di scrivere a tutte le conseguenze; sappia che io rispetto troppo il parere dei Superiori, e che potrei risolvermi di lasciare ogni tentativo, lasciando poi a Lei ogni risponsabilità di ciò che può accadere; si spieghi solamente più chiaro, perché io in ciò [f. 2v] sono risolto di non allontanarmi menomamente dal parere dei Superiori, e se i medesimi mi diranno oggi di ripartire, ripartirò immediatamente, anche colla certezza di restarvi in strada; mi pare che di questo avevamo già parlato abbastanza in Roma; del resto non le nascondo che spero molto poco, attese le circostanze, e sto appunto aspettando la boccata della provvidenza per sapere come devo fare.

/110/ Io rimango poi ancora, come Monsignore Delegato d’Egitto non mi abbia ancora risposto, forsechè il diavolo abbia messa la sua coda anche qui...?

Facia il piacere di ritirare la somma di 800. franchi dalla S. C. di Propaganda, somma che la medesima ha preso sopra i fondi della missione in Egitto; ella facia il piacere ritirarla e rimandarmela; se la S. C. ha bisogno di far spese in Egitto mandi danari, perché quel poco capitale a forza di farlo girare si consumerà lasciando un poco qua ed un poco là, prima che abbiamo potuto occuparli per la missione, e quando gli cercheremo non gli troveremo più.

L’abbracio nel S. crocifisso, e pregandoLa di salutare tutti, con tutto l’affetto godo rinnovarmi

D. P. V. R.ma

Sempre figlio divot.mo in S. Francesco
Fr: G. Massaja V.o Capp.no