Massaja
Lettere

Vol. 3

/111/

353

Al padre Fabiano Morsiani da Scandiano OFMCap.
procuratore generale delle missioni – Roma

[F. 1r]R.mo Padre Procuratore

Lyone 10. Luglio 1864.

Ho ricevuto qualche lettera da Massawah e dall’Egitto, e come contengono notizie utili alla P. V. R.ma, non che a cotesta S. C. /112/ di Propaganda, io le spedisco a Lei con facoltà di renderle ostensive in Propaganda in quel modo prudenziale che Lei crederà, purché tutti gli originali stiano presso di Lei sino al mio ritorno a Roma.

Dalle due lettere di M.r Biancheri e Delmonte vedrà lo stato deplorabile dell’Abissinia, dove, non solo i missionarii, ma ancora tutti gli Europei sono incatenati; nessuna notizia dei paesi Galla, dai quali nulla è venuto, ed ai quali nulla si è potuto mandare; è questo per me una gran spina; in quanto alle notizie della missione Lazzarista dell’Abissinia potrà far vedere le lettere a M.r Segretario, [f. 1v] al quale non scrivo per non avere l’aria di mischiarmi in ciò che non mi spetta, ma scriverò sernpreche sarò interpellato.

In quanto alla lettera di Monsignore Delegato d’Egitto, la legga attentamente e vedrà la verità di quanto Le dissi; bramerei che la vedesse Sua Eminenza, perché qualche volta usò delle espressioni poco favorevoli a quel prelato; io gli scriverò oggi o domani, e guarderò di stringere il nostro affare in termini più specifici.

P. Domenico recatosi mercordì scorso a Parigi per vedere colà come vanno le cose, mi scrive che tutti i nostri amici si trovano alla campagna, e che perciò è un cattivissimo momento per trattare affari, mi esorta quindi a recarmi a Clermont per finire i miei lavori; sarà probabile che mi lascii indurre da questo suo parere a recarmi a Clermont.

[F. 2r] Passando a Ciambery ho trovato P. Vittore, il quale fa una certa quale diffesa relativamente alla tacia di non occuparsi delle missioni presso il Consiglio, ed alcune sue giustificazioni pajono vere; il torto di questo uomo è di starsene in Savoja; io sarei d’avviso che la risoluzione presa dalla P. V. R.ma sarebbe giusta, ma non sarebbe male tardare un poco ed aspettare che si presenti qualche occasione, per non fare troppa violenza all’affare; d’altronde in questo frattempo potranno presentarsi occasioni favorevoli per fare un passo in modo più simpatico; se si incaricasse Monsignore Charboner come pro forma, dandogli per Segretario quel tale che Lei ha concepito? Dico questo, tanto per dire una cosa, del resto protesto di saperne niente, e di dire un pensiere venutomi di questo momento in capo; sono quasi certo che non acetta, ad ogni evento sarebbe anche utile, perché Monsignore potrebbe sempre farsi ascortare [ascoltare] di più, tanto più che ha l’incombenza di predicare e... [F. 2v] Direi ancora qualche cosa, mi riservo per altra volta, epperciò l’abbracio nel S. crocifisso, e pregandoLa dei miei saluti al Prefetto, Giacinto, a M.r Canova, se ancor trovasi, colla solita figliale venerazione godo raffermarmi

D. P. V. R.ma

Divot.mo Servo
Fr: G. Massaja V.o