Massaja
Lettere

Vol. 3

/123/

361

Al padre Fabiano Morsiani da Scandiano OFMCap.
procuratore generale delle missioni – Roma

[F. 1r]R.mo Padre Procuratore, e Padre Amat.mo

Bourbule-Mondor 10. Agosto 1864.

Benché siano pochi giorni dacché Le ho scritto mandandole un piego di lettere venute da Massawah con alcune osservazioni per il M.r Segretario della Propaganda, pure eccomi nuovamente con nuove lettere d’oriente, essendo conveniente che V. P. R.ma sia informata di ogni cosa come si passa.

Come vedrà dalla lettera che qui Le acchiudo, il P. Gabriele deve essere partito da Alessandria per venire da me; non sapendo se abbia, sì o no la facoltà, prevengo V. P. R.ma che ho scritto una lettera, la quale lo aspetterà in Marsilia, in cui io gli dico di non progredire /124/ il viaggio nell’interno della Francia, ma, o di aspettare in Marsilia [f. 1v] gli ordini di Roma, a cui lo esorto di scrivere, o in diffetto potrà recarsi in Piemonte, come paese sulla strada di Roma, dove un missionario qualunque proveniente dall’estero deve andare prima di farsi vedere altrove. Ho creduto poter scrivere così, perché questo Padre non farebbe bene qui in Francia; d’altronde, credo che V. P. R.ma avrà addottato il partito da me ultimamente suggerito di concedere al P. Gabriele una facoltà illimitata di recarsi in patria; ben inteso, se la P. V. R.ma non avrà sul medesimo altre mire di occuparlo, perché in tal caso potrebbe chiamarlo a Roma per intendersela con lui.

Debbo pure significarLe, che prevedendo che le cose mie in Francia non potranno finire prima dell’inverno, abbiamo risolto d’accordo anche col M. R. P. Provinciale di richiamare tutti quei Padri qui in Francia, ed anche [f. 2r] uno dei ragazzi, perché altrimenti abbiamo veduto che incominciano malinconizzarsi; arrivati che saranno qui, si farà una nuova scielta nel caso che si vegga conveniente; frattanto essendo radunati qui tutti, potranno studiare la lingua, ed ajutare me nei lavori; restando anche i ragazzi neri con me in Parigi, ciò potrebbe fare una buona impressione favorevole ai Cappuccini di quella città, figurando quel convento come un collegio... mi sono accorto che tutti questi Padri amano questo. Finito che avrò i miei affari qui in Francia, prima di partire per l’Oriente verrò a Roma con tutti quei che dovranno partire con me per prendere la benedizione del S. Padre, e così, questi Padri conosceranno Roma ed il Collegio, come già Le scrivevo.

Come poi il ragazzo che viene dall’Egitto ha solamente 16. anni circa, bramerei che V. P. R.ma mi ottenesse la facoltà [f. 2v] di tenerlo con me in Convento nella qualità di mio scuolare, e domestico, come crederanno meglio, e ciò sino a tanto che le cose siano risolte, ciò tanto più, perché questo ragazzo così potrà confessarsi, ed imparare qualche cosa, mentre servirà a me anche nella stampa del catechismo per certi termini Galla dimenticati –

Le spedisco la lettera di Monsignore Delegato d’Egitto; come Ella sa la domanda fattami dalla Propaganda, potrà tralevare i principali articoli e comunicargli a M.r Segretario, perché non vorrei che facesse vedere la lettera, meno che V. P. credesse di farlo in tutta confidenza: vedrà, come Monsignore parla sempre della sua disposizione di stabilimenti..., e vedrà altresì, come colà si dice sempre che io non ritornerò più alla missione, motivo per cui pare disanimarsi... come gli osservanti, o meglio riformati sono impiciati per i troppi stabilimenti che hanno colà, con bel garbo, se lasciassero Suez a noi, amerei meglio, non conviene però lavorare direttamente – ma sibbene indirecte.

Sono Aff.mo

† Fr: G. Massaja V.o

[F. 3r] P. S. Ho dimenticato i saluti al M. R. P. Prefetto, a Monsignore Canova, ed al P. Giacinto, ma V. P. ha veduto che il foglio /125/ era finito, e mi sono dispensato persino dei complimenti soliti; nel caso eccomi con questo viglietto a supplire. Come ho molto da fare, e non posso scrivere al P. Francesco da Villafranca Presidente di S. Spirito, La pregherei di un’altrettanto, [ma] non si offenda delle tante comissioni. Abbiamo qui già qualche Messa da mandarle, nel caso potrà applicare sino a cento cinquanta, se si trovano [f. 3v] in bisogno; il P. Domenico sta preparandone ancora altre, e le spedirà quando ne avrà almeno un 500., ma ora non vi sono ancora che 150. – Iddio le accordi solo molti e buoni collegiali per la vigna delle missioni, perché le messe ci penserà il M. R. Domenico, affinché il P. Prefetto possa andare avanti a pagare il giardiniere e le zucche.

Fr: G. Massaja V.o

Sto prendendo i bagni per la mia schiena, e scrivo giorno e notte... ho già mandato un quinterno al ministero.