Massaja
Lettere

Vol. 3

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Al cavaliere Antonio Thomson d’Abbadie
esploratore dell’Etiopia – Parigi

F. 68rM.r  Antoine

Parigi 22. Aprile 1865.

Ho mai provato un dispiacere tanto grande, come questa mattina. Ho travagliato la notte ed una parte della mattina a ripassare le osservazioni da Lei fatte sul catechismo, e coll’occasione mi vennero in mente alcune cose molto interessanti per Lei; con questo capitale in testa io era impaziente di vederla arrivare, per versarle alcune idee, le quali mi occupavano l’immaginazione. Alcune lettere venutemi dalla posta mi obbligarono a sortire di stanza per consultare il M. R. P. Provinciale sopra qualche affare, e bisogna appunto, che in quel momento Ella comparisca, e trovi nessuno in stanza; al mio arrivo fui furioso con tutti, perche [f. 69r] perche non mi hanno avvertito, e direi quasi, furioso anche con V. S. C.ma che ha avuto tanto poca pazienza dopo essersi presa la pena di venire sin qui; ho ragione o no? Nei miei calcoli metto avanti tutto le conferenze con Lei; verrei più soventi da Lei, ma non so il momento di prenderlo, e per altra parte, non più accostumato a camminare fra la moltitudine in queste contrade di Parigi, sarei obbligato a prendere ogni volta una vettura, per il che ho qualche rimorso di coscienza; del resto io passerei tutta la giornata con Lei, tanto più che mi aspetto da un giorno all’altro la cattiva notizia della Sua partenza, e facio gran conto sopra i pochi giorni che Lei soggiorna qui; per carità dunque, non mi privi tanto facilmente della Sua compagnia; del resto io sono costretto [f. 69v] ad aggiustare la cosa con Madama d’Abbadie e venire a passare qualche giorno seco Lei per finire gli affari; guardi dunque che non sia costretto di venire a tali estremi.

Tanti saluti e benedizioni a Lei a Madama, ed abbraciandoli nel S. Crocifisso godo rinnovarmi

D. S. V. Ill.ma e Carissima

Divot.mo Servo
Fr: G. Massaja V.o

P. S. Perdoni la testa mia girando, ha preso il foglio al rovescio.