Massaja
Lettere

Vol. 3

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Al padre Domenico Gouttes da Castelnaudary OFMCap.
ministro provinciale di Francia – Lione

[F. 1r]M. R. P. Provinciale Amat.mo

Parigi 26. Luglio 1865.

Sono due giorni dacché voglio scrivere e congratularmi secoLei della carica a cui è stata elevata, ma due riflessioni mi hanno fatto ritardare fin qui, per timore di scrivere col cattivo umore.

Il primo momento della notizia mi fece piacere, ma appena alla novità della notizia sottentrò la riflessione, allora incominciò la mestizia. V. P. dunque non è più mia, ma della Provincia, inutilmente io potrò sperare ancora di passare con Lei qualche giorno, perché Dio sa dove pianterà la Sua residenza, e quindi la visita dei Conventi ci terrà lontani per molto tempo; spero almeno che penserà alle promesse fattemi, del resto addio amicizia; ecco una delle riflessioni che entrò a diminuire la mia consolazione.

[F. 1v] Il secondo riflesso poi riguarda la Sua persona che amo come altro me stesso: Ella sa come io soglio calcolare le cariche, e quanto mi spavento in facia alle medesime, argomenti perciò, se ho potuto godere alla Sua elevazione in Provinciale; pure sono nell’impegno di consolarLa e voglio consolarLa; Ella armandosi di buona volontà, avrà il merito completo di ciò che farà, ed ancora di quello che non potrà fare; si beva questa goccia di elixir longavita per Suo ristoro, e facia coraggio da questo lato; in quanto alla parte inferiore io non Le auguro nessuna consolazione, perché dal canto della /267/ consolazione sta mai il merito, Ella deve immaginarsi di dover inghiottire ogni giorno un boccone amaro, e fare un Sacrifizio di tutto a Dio; il Sacerdote Cristiano non è Sacerdote secondo l’ordine di Melchisadecco, per offrire del pane e del vino, quel Sacerdozio ha finito con Cristo, fondatore di nuovo Sacerdozio, secondo l’ordine del Calvario, in cui l’offerente offre non più vino, ma sangue, cioè immolazione di se stesso per il [f. 2r] popolo, in unione al Sacrifizio di Cristo, il quale si è offerto semel in croce, ma è Sacerdote eterno, che si offre ogni giorno misticamente per le mani nostre, e realmente nelle nostre persone, essendo noi suoi tralcj, suoi membri: ecco le idee, caro P. Provinciale, ecco le idee, ecco i complimenti miei nel felicitarLo oggi come nuovo Provinciale; Ella sospirando, piangendo, e soffrendo per i Suoi religiosi, ed anche qualche volta per causa dei medesimi, meriterà ai medesimi la santificazione e la salute. Con queste idee, con un cuore generoso di tal fatta, allora facia coraggio, avrà tre anni di crocifissione sul calvario con Cristo, ma l’aspetteranno le consolazioni di pasqua eterna coi Suoi figli.

Venendo ora agli affari nostri, bramerei che Ella parlasse in modo tutto particolare ai Definitori della missione, e vorrei bene potermi trovare io stesso una volta nel caso di trattare ai medesimi radunati la causa delle missioni, ma Dio sa se sarà possibile –

[F. 2v] Ella conosce le espressioni della S. C. di Propaganda nel decreto ultimo, in cui V. P. veniva dispensata nella Sua qualità di V. Prefetto; il cercare un soggetto di tutta capacità è la prima cosa da farsi, cosa tanto più premurosa, perché da un giorno all’altro potrebbe sortire il bisogno di averlo in pronto, perché Ella deve sapere che ho mandato le mie dimissioni al S. Padre stesso, e ne attendo a giorni la risposta. Certamente io non lascierò di far tutto quello che potrò per iniziare il nuovo eletto, ma questo non dispensa dal doverlo subito destinare; anzi urget ratio, per godere della mia presenza, onde mettersi al corrente delle cose.

Presenti Ella poi per me le congratulazioni ai nuovi elletti definitori, ed abbraciandoli tutti cinque nel S. crocifisso godo raffermarmi

D. P. V. M. R.

Sempre Aff.mo Fratello
Fr. G. Massaja V.o