Massaja
Lettere

Vol. 4

/9/

1867

468

Al padre Fabiano Morsiani da Scandiano OFMCap.
procuratore generale delle missioni – Roma

[F. 1r]P. R.mo

Massawah 1. Gennajo 67.

Ricevo oggi la Sua del 22. Agosto; dietro questa lettera io partirò subito che potrò per Aden; di là Le scriverò e farò ogni possibile per disobbligarmi dal venire a Roma, sia per la spesa enorme dell’andare e venire, sia ancora, avuto riguardo alla mia avanzata età; in caso che mi risolva di venire potrebbe darsi che poi il mio amor proprio ricusi di ritornare in modo che il timore della coscienza resti vinto. Ella facia presente questo a Sua Eminenza, a cui io stesso ho già scritto, prima però di ricevere la Sua [f. 1v] di quest’oggi; faciano consiglio e si persuadano, che il bene che potrei fare in presenza è forze minore di quello che potrei fare per scritto: Ella ha una piccola idea della difficoltà prattica tra il mio cuore e quello di questi buoni Padri; ho dato ai medesimi il pieno potere; meglio l’unità di sentimento; anche coi tribunali di Roma Ella sa che io sono troppo duro; Pensi a tutto ciò, e mi risponda in Aden per mia norma, e la Sua lettera qualunque, sarà un’ordine per me.

Le mando la dichiarazione rapporto al testamento; per fortuna che il medesimo non [f. 2r] potrebbe essere intaccato di nullità in facia alla legge civile, del resto in caso di mia morte le difficoltà di Roma metterebbero in pericolo detta eredità, che potrebbe passare ai miei nipoti di sangue, cosa sempre da me aborrita e temuta.

Rinnovo i miei saluti ed amplessi e sono

Fratello e Figlio
Fr: G. Massaja V.o

P. S. Dica al caro P. Rocco, che la sua domanda è esaudita in quanto al mio buon volere, ma avrò io il tempo? Sono indietro nel catechismo Galla come sa; le corrispondenze sono terribili... la sola pazienza e tempo potrà mettermi nel caso di soddisfarlo.