Massaja
Lettere

Vol. 4

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Al padre Alfonso Cianfanelli di Macerata OFMCap.
pro prefetto apostolico – Aden

[F. 1r]M. R. P. Alfonzo Amat.mo

Roma 17. Luglio 1867.

Sperando che avrete ricevuto le mie precedenti, e che sarete tranquillo sulle promesse che vi ho fatto, e notizie che vi ho dato, /60/ ho voluto lasciar passare le feste senza scrivervi, attesoché pendenti le medesime erano tanti i disturbi che mi fu impossibile trovare un momento; ma appena passate queste, eccomi a voi di bel nuovo, per farvi vedere che non vi dimentico.

L’affare delle monache è finito; tengo risposta d’acettazione dalla madre generale del buon Pastore, e fra poco sarà destinata la Superiora di Aden, e formata la famiglia che dovrà venire; qui in Roma quasi tutto è finito, e pochi giorni sono avendo parlato colla Provinciala, incaricata del carteggio colla madre [f. 1v] Generale, gli dissi che prendesse le sue misure in modo che le religiose si trovino in Cairo per il mese di Ottobre, perchè allora di passaggio colà io le avrei prese.

Resta dunque a voi a fare la vostra parte dei preparativi convenuti; fra i quali il principale è quello di fare il muro di separazione tra la casa del cappellano e quella delle monache; quindi un’apertura per la tribuna sopra la sacristia, di dove queste monache sentiranno la Messa.

Non son stato poi così fortunato coi Fratelli della dottrina Cristiana; questi da due anni e più mancano di vocazioni, per causa delle leggi nuove sulla leva militare, e si trovano alla vigilia di chiudere alcune case. Tuttavia nel viaggietto che farò in Francia, guarderò di cercare altre congregazioni.

Per vostra tranquillità vi dirò che tengo già qui con me un fratello, il quale mi pare bravino, e lo porterò con me subito che verrò, se pure [f. 2r] non troverò una buona compagnia per mandarlo prima. Stiamo poi cercando anche un Padre, ma nell’impegno di trovarne uno che vi convenga la cosa cammina un poco più adagio.

Tutti i vasi sacri sono aggiustati, e la spesa passa i duecento franchi; anche l’orologio vostro stato trovato tutto rotto (credo il vostro orologiere) in modo che costò cinque scudi per aggiustarlo. Il tutto verrà con me.

Le Grammatiche vi saranno spedite fra pochi giorni; però mi rincresce che Meroedar sia andato via di Aden, e che Gudfalan non sia venuto, pazienza! così pure resto che da Zejla nulla sia venuto; anche qui, pazienza! Questo farà che al mio arrivo potrò restare un poco più con voi in Aden.

Siate di buon’umore, mio caro, guardate di superare questo estate, armato di buona pazienza.

[F. 2v] Le feste sono state solennissime in Roma; più di 500. vescovi coronavano il Papa; i preti forestieri erano 25. mille; i secolari circa 200. mille; giammai Roma ha veduto un’affluenza simile; tutto il mondo è stordito di questo. Il S. Padre ha promesso il concilio ecumenico, e già si sta lavorando e prendendo misure per la solenne intimazione del medesimo; vedete quante belle notizie! In tempo delle Feste eravamo qui di Convento sette vescovi Cappuccini, e per mancanza di luogo qui e nel collegio, tre Vescovi Cappuccini Spagnoli han dovuto restare all’albergo; quando verrò vi racconterò tutto il resto.

/61/ Pregate e non cessate di pregare per me, per la Missione Galla molto tribolata, e credetemi sempre

Aff.mo Fratello
Fr. G. Massaja V.o