Massaja
Lettere

Vol. 4

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Al marchese Alessandro Mazzara Bridgetowez
Roma

[F. 1r]Signor Marchese

Roma 7. Agosto 1867.

Le rimando il piccolo ritratto del di Lei nonno; ho voluto esaminarlo bene e parecchie volte, per vedere l’impressione che mi lasciava, se era sempre eguale.

Il tipo della persona in esso dipinta è veramente tipo abissinese, e riproduce la fisionomia di un Signore da me particolarmente conosciuto in Gogiam per nome Zallaka figlio di una specie di conte o signore di un paese detto Zemié.

Non mi ricordo abbastanza delle fisionomie caratteristiche della famiglia imperiale abissinese antica detta Salomonica, perché non l’ho praticata [f. 1v] abbastanza; epperciò non potrei dire, se il tipo della persona rappresentata in questo ritratto abbia qualche carattere che si avvicini alla medesima.

Riguardo al costume delle vesti che si veggono nel ritratto, esso non è abissinese, ma egiziano. Il costume abissinese essendo troppo differente dall’Egiziano e dal nostro, gli abissinesi sortiti dal loro paese sogliono mutarlo; in Egitto si vestono all’egiziana, e così vestiti sogliono venire in Europa. Il ritratto del Suo nonno essendo /67/ stato fatto probabilmente in Londra subito dopo il suo arrivo dall’Egitto, è stato preso nel costume di quel paese.

Debbo però far osservare, che la persona venuta dall’Abissinia in [f. 2r] Egitto è venuta con un capitale di meriti conosciuti, perché ha potuto vestire in Egitto la divisa della maggiorità militare, ed essere decorata delle prime decorazioni turche, cosa molto da notarsi, perché di via ordinaria l’Abissino in Egitto è disprezzato come schiavo, e non può supporsi con tale decorazione senza averla guadagnata con un servizio, oppure con una qualità precedente riconosciuta. Notisi ancora, che in Turchia difficilmente si danno i gradi e le decorazioni ad uno di razza nera; se questi adunque è stato decorato giovane, come si vede, ha dovuto precedere qualche qualità straordinaria conosciuta dal governo d’Egitto; altrimenti non si saprebbe spiegare, come questo giovane abissinese ha potuto vestire in Egitto una divisa militare con decorazione [f. 2v] che credo decorazione solita [a] darsi ai colonelli unita al titolo di Bey, e colla medesima passare in Inghilterra, dove pare sia stato conosciuto come tale.

Ecco, Signor Marchese, le riflessioni che ho creduto doverLe fare conscienziosamente nel vedere il ritratto del di Lei nonno, che ho l’onore di restituirLe.

Gradisca i sentimenti della più sincera amicizia, coi quali ho l’onore di professarmi

D. S. V. IlLma

Divot.mo Servo
Fr: G. Massaja Vescovo
di Cassia V.o Ap.o dei Galla

[Sulla busta] All’Ill.mo Signore / Marchese Mazzara, Via Tritone / Nº 91. secondo piano / Roma //.