Massaja
Lettere

Vol. 4

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Al cardinale Alessandro Barnabò
prefetto di Propaganda Fide – Roma

F. 1139rEminenza R.ma

Roma 18. Agosto 1867.

Nel momento di partire mi ricordo che aveva promesso all’Em. V. R.ma di farLe una memoria riguardo a quella certa facoltà, di cui ebbi l’onore di parlarLe, e per cui Ella mi promise [di] parlare al S. Padre. La cosa è come segue –

Potendo darsi che entrando io nel regno di Scioha in Abissinia quel Re Menelik non mi lascii [non mi lascii] partire per molto tempo, bramerei facoltà vivae vocis oraculo di poter agire nel ministero anche sopra i Cristiani non del mio vicariato, e ciò sino a tanto che io avrò potuto informare cotesta S. C., ed averne risposta.

F. 1139v Nel rispondermi l’Em: V. R.ma basta che mi dica, Sua Santità Le concede tutto come Ella desidera, senza notare la facoltà, perché è unicamente per mia conscienza particolare.

La prego poi anche di ottenermi la Sua benedizione in modo particolare sulla mia andata al Re di Scioha.

Oso poi ricordarLe ancora, che io parto per l’opera di Dio lasciando all’Em: V. R.ma l’affare del collegio di Marsilia, il quale mi costa già tanti denari e fatiche, e dal quale dipenderà l’avvenire della missione. Come il Vescovo di Marsilia partì dicendomi che si sarebbe rimesso a Lei, Ella conosce come io at- [f. 1140r] tribuirò all’Em: V. l’esito della questione qualunque sia per essere. La prego di sollecitare, perché in Marsilia tutto è pronto per mettere mano all’opera, ed un ritardo notabile porterebbe i lavori all’anno venturo.

Per questo affare occorrendo qualche schiarimento potranno diriggersi al R.mo Fabiano, il quale ha particolari istruzioni da me, ed anche documenti.

Finirò con domandarLe perdono di tanti disturbi che Le ho dato, e baciandoLe la S. porpora ho l’onore di raffermarmi

D. Em: V. R.ma

Divot.mo Figlio in G. C
Fr: G. Massaja V.o