Massaja
Lettere

Vol. 4

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A monsignore Luigi Ciurcia OFMObs.
vicario e delegato apostolico dell’Egitto – Alessandria

F. 42rIll.mo Monsignore mio in G. C. Dilettissimo

Scioha 27. Maggio, Corpus Domini 1869.

Corre il 15. mese dal mio arrivo qui in Scioha, e dacché mangio il pane alla corte di questo Re Menelik, grazie a Dio ho sempre goduto perfetta salute, a parte qualche crisi biliare, che mi sono abituali, le quali mi visitano di quando in quando sotto l’aspetto di febbre biliosa, e che mi portano ben soventi al pericolo di andarmene; un giorno saranno quelle che mi apriranno la strada per l’altro mondo, ma per ora si presentano sempre con carattere di pace.

Il M. R. P. Taurino col P. Ferdinando ed il resto della famiglia si trovano a tre giorni di distanza sui confini Sud di questo regno, dove lavorano a fondare una missione; io solo mi trovo qui presso il Re, e mi occupo a coltivare i paesi X.ni [cristiani]; grazie a Dio ho già qualcosa di fatto, ma il diavolo possiede in modo questi paesi che a toglierglielo dalle mani sarà un’affare molto serio. Qui al Sud il partito cattolico presentemente da me indegnamente rapresentato è molto forte, e forse potrebbe prevalere; ma verso il Nord prevale il partito Copto eretico; la morte di M.r Bel è stato un gran colpo mortale pella Missione da quella parte in questa circostanza. Se M.r Bel non fosse morto, con un poco di attitudine forse mi sarebbe arrivato ad impedire la venuta d’un’altro Vescovo eretico dal Cairo. La sua morte quasi contemporanea a quella di Salama Vescovo eretico guastò ogni cosa. Siamo perciò nelle mani della provvidenza; venendo un Vescovo eretico, speriamo che non potrà più aver la forza di prima, ma non lascerà di dare fastidio alla Missione, e forse di disturbarla notabilmente, perchè questi popoli materiali [f. 42v] e guidati più dall’abitudine che dalla convinzione non lasceranno di simpatizzare per lui. Il partito copto si trova fortunatamente diviso in due, e prima di pensare a farci la guerra diretta dovranno intendersela, motivo per cui giova sempre sperare in bene. Ella potendo col mezzo di qualche amico in Egitto, guardi di impedire la venuta di un Vescovo eretico; il nuovo Vic.o Ap.lico dell’Abissinia, quale a quest’ora sarà già nominato, di passaggio per l’Egitto, non mancherà di ajutarLa in questa operazione col mezzo dell’influenza francese. Ella non manchi di prevenirlo di mia parte, essendo più interesse suo che mio. Io arrivato qui, avendo inteso la morte di Salama mi sono posto a combattere il partito copto eretico, servendomi della cognizione e dell’esperienza che ho nel paese dopo 23 anni di ministero; lavoro per la causa di Cristo e delle anime, ma non per me, che non voglio più saperne di carica, come Roma sa; e perciò il nuovo Vic.o Ap.lico non può dubitare che parli unicamente per il bene della Missione sua.

Da alcune lettere ho potuto arguire la pubblicazione del Concilio ecumenico, benché nessun documento mi sia arrivato finora; se /155/ questo è, Ella non dimentichi ch’è mio rappresentante presso il med.o, come altresì del mio Coadjut. M.e Cocino Vescovo di Marocco, e ciò per ogni atto in cui secondo i canoni un Vescovo assente possa essere rappresentato; Scrivo questo perchè né io, né il sud.o siamo in possibilità d’intervenire. Io col consenso del S. Padre sono ritornato qui con intenzione di morire sul campo di battaglia, e perciò ho più nessuna idea di ritorno in Europa; la mia età avvanzata fra le fatiche d’un ministero pieno di dolorose vicende mi giustificano abbastanza in questa mia risoluzione.

L’abbraccio nel S. Crocifisso e sono

Fr: G. Massaja Ves.