Massaja
Lettere

Vol. 4

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Al padre Pietro Stagliano da Settingiano OFMCap.
procuratore generale delle missioni – Roma

[F. 1r]R.mo Padre Procuratore

Licee – Scioha in Abissinia 30. Giugno 1870.

Ho scritto al R.mo Fabiano per tutto ciò che concerne gli affari della missione, e credo che il medesimo le comunicherà la lettera colle osservazioni che saranno giudicate opportune, affinché Ella possa agire coi lumi che riceverà dal medesimo al corrente delle cose nostre.

/179/ Ora mi permetta, caro P. R.mo, di passare all’atto di congratularmi seco Lei promossa alla carica di nostro Procuratore Generale. Accostumato a corrispondere col P. Fabiano, con cui io mi trovava legato con vincoli di un’amicizia tutta particolare, perché quasi compagni di Collegio, [al]la notizia [f. 1v] delle sue dimissioni ho provato un certo dispiacere; fortunatamente il medesimo nell’annunziarmi le sue dimissioni, mi consolò coll’annunzio della di Lei promozione, essendo ella persona con un’esperienza tal quale delle missioni. Sia dunque lodato Iddio di tutto, e V. P. R.ma si prepari ad un’altro genere di vita molto diverso da quello che passava in Costantinopoli. Ella ha avanti di se un campo vastissimo per fare del bene, ma non Le nascondo che avrà le sue tribolazioni, ed io non sarò l’ultimo a dargliene certamente, ma supplirà colla sua pazienza.

Avrà inteso la storia della formazione di un collegio Galla in Marsilia; ora debbo dirLe, che in [f. 2r] seguito a molte contrarietà sia per parte del Vescovo, sia per parte di altri, senza eccettuare alcuni religiosi, abbiamo deciso qui d’accordo col V. Prefetto, di ritirare detto collegio, per metterlo qui, dove le cose non sono ancora perfettamente tranquille, ma abbiamo casa con terreni sufficienti per la medesima. Il P. Provinciale di Francia ha esternato qualche idea stravagante, la quale mi spaventò; Ella non manchi di vegliare, affinché non manchi l’operazione in caso di opposizione, interessando anche al uopo cotesta S. C. di propaganda.

Relativamente alla questione toccata al R.mo Fabiano sul P. Alfonzo di Aden, io sono obligato a maneggiare l’affare con lui; dirò al medesimo d’intenderla con Lei relativamente alla somma di Suez, ma badi bene che la cosa non può aver luogo affatto.

[F. 2v] Chiudo la presente pregandoLa di non dimenticarci ne avanti Dio ne avanti la Sua Chiesa, ed abbraciandoLa nel S. Crocifisso Le sono

Figlio in S. Francesco
Fr: G. Massaja V.o