Massaja
Lettere

Vol. 4

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Al padre Leone Golliet des Avanchers OFMCap.
missionario apostolico dei Galla – Ghera

[F. 1r]Caro P. Leone in G. C. dilettissimo

Haman – Scioha 20. Décembre 1871.

La vostra carovana con tutte le vostre lettere unitamente alla spedizione di M.r Cocino mi arrivò qui sul principio di questo mese in un cattivissimo momento, in cui il Ré si trova partito per il Nord dell’Abissinia non si sa se per poco, o per lungo tempo, epperciò inutile ed impossibile l’esecuzione del piano vostro rapporto alla spedizione di Abba Himar a Cafa; la spedizione di questo uomo sono sei talleri gettati al vento; dato anche che il Re fosse stato qui, la cosa forze non sarebbe riuscita, perchè il Re in collera con Abba Kisti, il quale tradì e non ritornò più a fare la risposta, nulla avrebbe fatto; un giorno mi disse: i vostri Galla di là sono scrocconi.. vengono per mangiare voi e me... quando sarà arrivato il momento anderò coi fucili a Gemma, ed aggiusterò io stesso le cose, perchè /206/ spedire corrieri inutili è un disonore per me... Epperciò Abba Himar ritorna vuoto, e senza lettere del Re; l’arrivo di Abba Domenico all’opposto mi fece molto piacere, perchè da lui ho potuto conoscere il vero stato delle cose vostre, e si dissiparono alcuni timori miei a vostro riguardo; non così del giovane Stefano, per cui avrei bramato che restasse [f. 1v] in Ghera almeno un’anno prima di ritornare qui, onde avere di lui delle informazioni positive sulla sua vocazione sempre dubbia...

Dall’Europa nessuna notizia consolante; il Papa è in Roma come prigioniere; in Francia dalle ultime notizie dominava la republica rossa in Parigi, solo si parlava di pace colla Prussia. Niente di consolante rapporto ai nostri interessi d’Europa; i fondi della missione sono stati presi dalla rivoluzione; i religiosi della Provincia in parte dispersi, appena possiamo sapere dove prendergli; alcuni missionarii con alcuni giovani sono sempre ancora sulle coste del mare a consummarci i pochi depositi di denari che avevamo qui vicino; un corriere spedito per la via degli Adel e Tagiurra ritornò vuoto, e fu spedito quasi subito per Massawah nel mese di Giugno; vedremo al ritorno di questo, benché la strada di Massawah non sia migliore... Dopo il nostro arrivo abbiamo ricevuto cento talleri ultimamente dal Console di Massawah, il quale gli spedì del suo... Abbiamo qualche speranza sopra questo Re, il quale finora, è sempre amico, ed occorrendo grave bisogno possiamo domandare qualche imprestito... Dal P. Prefetto riceverete notizie più in detaglio su tutti i rapporti.

Il vostro piano rapporto a Kafa non sarebbe cattivo, tanto più che M.r Cocino si trova nelle miserie in un paese dove costa molto, e dove [f. 2r] noi non possiamo soccorrerlo in tutto come egli vorrebbe, ma il piano non è eseguibile, perche Kafa finora non ha aperto la porta agli europei, come sapete... Rapporto a Kafa, siate un poco più dolce col P. Hajlù, e guardate di tirarvi la sua confidenza; veggo che vi è qualche cosa frammezzo tra voi e lui, perchè le lettere del medesimo non passano nelle vostre mani...

Rapporto al mulo lascio la questione al M. R. P. Prefetto, ma vi facio osservare che qui i muli costano il doppio di ciò che costano a Ghera, ed un mulo come voi desiderate costa qui da 30. a 40. talleri, somma che nelle attuali circostanze per noi sarebbe molto notabile... lo domanderei al Re se si trovasse qui, ma è lontano, ed anche nel supposto sarebbe difficile trovarlo, perchè i suoi impiegati sono diavoli, e quando il Re da, è sempre ancora incerto il ricevere, e ricevendo non si riceve che della paccotiglia.. per altro poi vorrei riservare questo Re per domande di cose più gravi in caso di estremo bisogno per la missione...

Del resto poi, fatevi coraggio, caro mio, Iddio che vi sostenne fin qui vi sosterrà ancora; il tempo della tribolazione è venuto, non solo per noi, ma per tutta la Chiesa di Cristo; prendiamo pazienza e dopo la tribolazione verrà la consolazione; i peccati miei e della missione sono la causa forze che Iddio è in collera con noi; sappiamo dunque prima di tutto a mettere in sesto le partite nostre con Lui, e siamo certi che tutto sarà per il meglio.

/207/ [F. 2v] Anche coi vostri Cristiani guardate di essere dolce; lasciate un tantino l’occupazione dei libri, e mettetevi più in contatto col popolo se volete fare qualche cosa di più nel ministero; coltivate i giovani di casa separandogli affatto dalle donne, perchè le leggi che ordinano tanta riserva per gli stessi ecclesiastici dei nostri paesi, i quali sono corroborati da mille buoni esempj, e da altri infiniti mezzi, tanto più ci obligano a rimovere l’occasione da questi deboluccj. Ecco in complesso le osservazioni che debbo farvi per obligo del mio ministero; del resto son contento di voi e vi prego a pazientare un tantino, perchè, se Iddio mi conserva ancora un poco, spero sempre ancora di avervi vicino a me nel momento della mia morte per ricevere la vostra benedizione, ed esalare l’ultimo spirito sul vostro cuore che veggo sempre in buon stato. Iddio vi conservi, Iddio vi dia forza, Iddio coroni le vostre buone volontà...

Vi mando un poco di Zebibo, e lascio al Vostro P. Prefetto di mandarvi qualche altra cosa o presentemente, oppure col ritorno di Fr: Domenico, perché attualmente il paese non è tranquillo, e poco si presta per la sicurezza di viaggio; d’altronde io qui ho dovuto mettere tutto il poco che abbiamo in una caverna, e non potrei facilmente prendere per mandarvi. Vi abbracio nel S. crocifisso e sono sempre vostro

Padre e Fratello
Fr. G. Massaja V.o