Massaja
Lettere

Vol. 4

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Al cavaliere Antonio Thomson d’Abbadie
esploratore dell’Etiopia – Abbadia (Hendaye)

F. 187rIll.mo Signor Cavaliere

Gilogov – Choa 1. Gennajo 1873.

Tanto io quanto il P. Vice Prefetto Taurino Le abbiamo scritto in Giugno dell’anno or scorso colla partenza di un certo Abba Michele mandato da questo Re messaggiere in Egitto ed in Europa. Come abbiamo saputo che questi è arrivato felicemente in Aden, non dubito che le nostre lettere Le saranno arrivate. Ora partendo di qui per la costa di Massawah un mercante fedele aggiungo due linee io solo (perché il Vice Prefetto si trova a Finfinnì, ed il corriere parte domani mattina) onde tenerLa al corrente dello stato attuale delle cose di questi poveri paesi.

L’anno scorso Govazié chiamato Ati Tekla Ghiorghis essendo disceso in Tigre per battersi con Besbes Kassà, dopo due giorni di lotta ebbe il dissotto e fu incatenato unitamente insieme al suo fratello Ueghsum Bërru dove si trovano ancora attualmente; il loro zio Ueghsum Tefari fuggì e possiede gli Agau, e fece una pace illusoria con Besbes Kassà, il quale ha preso anche egli il titolo di imperatore; dopo questo fatto questo Besbes Kassà ha spiegato un’orgoglio che lo rese odioso a quelli stessi che lo amavano, ed il suo regno invece di rinforzarsi diede in una specie di decadimento, a segno che non ha potuto ancora sortire dal Tigré, e non sortirà più, da quanto pare.

In Gondar regna Maggi Waregna, figlio di quel certo Walde Kidan Scïum del Semien e favorito di Degiace Ubié, che Ella ha dovuto conoscere; [f. 187v] questi possiede tutto il paese di Ras Aly, meno gli Eggiù, ma ha di più il Waggarà, Semien, e Volkayt; è il principe attualmente più forte e più amato di tutti.

Tutto il Gogiam ed Agau mèdér è nelle mani di Adel Tessamà figlio di Degiace Goxò, il quale si tiene nel suo paese, contento di fare qualche scorreria fra i Galla.

Gli Eggiù sono posseduti da Aly Berrù figlio o fratello di Aligaz Berrù che Ella ha conosciuto, e possiede ancor Lasta e da questa parte sino al Bassilò.

Da un’anno a questa parte Menilik si trova fra i Wollo, dove inutilmente lotta con quei Galla indomabili; da principio ha legato Mastayet ed il suo figlio; dopo avergli tenuto in catene un’anno diede loro la libertà: più diede tutto il paese Wollo al figlio Himam, quale, appena ricevuto il suo paese, sul fine di novembre si rivoltò a Menilik, e legò tutti i Wollo del partito di Menilik, aggiungendo Ato Naddò, il quale è come padre del Re stesso; Menilik si trova ora molto impiciato, vorrebbe ritornare nel suo paese, perché questi minacia da tutte le parti, ma il suo onore si trova compromesso colà, epperciò non sappiamo ancora come finirà!

Il Re di Kafa è morto son presto due anni e lasciò il regno al /226/ suo figlio; morì pure nello stesso anno Abba Magai Re di Ghera, e regnò colà suo figlio di 12 anni.

F. 188r Dopo tutto ciò si vocifera in tutta l’Abissinia che il governo inglese ha ceduto tutto questo paese all’Egitto; più che questi tiene la sua armata ai Bogoz; e secondo alcuni è già entrato nel Tigré, ma di questo io lascio a Lei più in caso di saperlo di me. In questo supposto la missione per una parte guadagnerà, perché goderà della libertà che gode in Egitto; per altra parte lo stabilimento di un governo mussulmano poco per volta tirerà tutta l’Abissinia all’islamismo... In questo supposto gli Inglesi non potevano cedere all’Egitto se non quello che fu conquistato da loro; ora il paese di Choa non faceva parte dell’impero di Teodoro, come Ella ben sa; di ciò io aveva scritto al ministero in Francia, e ne ebbi onorata risposta, ma ora chi può trattare questa causa? Ella coll’elemento dei giornali non potrebbe mettere in tavola questa questione?

Noi qui, grazie a Dio, godiamo perfetta salute, ma ci troviamo al bujo delle novelle d’Europa, della Chiesa, e del Papa; le ultime venuteci sono le Sue lettere arrivateci in Giugno, e con una data già molto vecchia; epperciò sappiamo niente altro che la disfatta di Napoleone, e l’entrata di Vittorio Emmanuele in Roma; per carità ci scriva e ci dia notizie.

I miei saluti a Madama d’Abbadie ed a tutti gli amici: il Signore La benedica e mi creda sempre Suo

Divot.mo Servo
Fr: G. Massaja V.o

F. 188v Monsieur / Antoine d’Abbadie / Bas Pirenais / Aragori pour Andaj //.