Massaja
Lettere

Vol. 4

/245/

674

Al padre Domenico Gouttes da Castelnaudary OFMCap.
ministro provinciale di Tolosa – Aden

[F. 1r]M. R. P. Provinciale Domenico Amat.mo

Gilogov – Choha 5. Luglio 1873.

Sul momento della partenza dei corrieri vi scrivo due linee per rammentarvi alcune cose state obliate nelle lettere precedenti. Prima di tutto, supponendovi venuto in Aden, dove potrete vedere e sentire le cose come sono, se vedrete che avvi nessun’impicio rap- /246/ porto alle difficoltà della strada, nel ritorno dei corrieri potrete consegnare a Workie ed a Maometto figlio di Abu Beker una somma di talleri non al di là di 300. (dico trecento) diretta a me, oppure al P. Vice Prefetto Taurino, ma ben separata dagli oggetti appartenenti al Re, affinché ci possano arrivare senza consegna all’uffizio delle dogane. Ciò che dico dei denari deve intendersi di tutti gli altri oggetti destinati direttamente a noi, perché la confusione di simili oggetti in questi paesi potrebbe in- [f. 1v] gerire dei sospetti agli occhj dei nemici che non mancano in tutti i paesi ed in tutte le corti, massime alle persone di un carattere religioso come il nostro.

In secondo luogo vi rammenterò alcune riflessioni spettanti ad Abba Michele. Costui è una persona colla quale vi abbisogna molta delicatezza e prudenza. Egli avrebbe voluto da me lettere di cambio per ricevere denari sia in Aden, sia in Egitto, sia in Francia, dove egli vuole andare, benché il tutto sia nelle mani di M.r Tian, e che dal Re non sia direttamente mandato. È una persona difficile a contentarsi, e non contentato ha una lingua terribile e con delle pretenzioni al di là delle nostre forze. Spero perciò che userete con lui tutta la prudenza, e nel caso di fargli qualche liberalità vi lascio totalmente libero. Non così è Workie, persona moderata e fedele su tutti i riguardi, di cui vi potete fidare.

[F. 2r] In terzo luogo vi noto la provvista di una donzina di umbrelli che siano forti la più parte bianchi, perché coloriti è una privativa del Re, il quale però a me lo permette di colore; anche qualche umbrelletto di Chiesa ben ornato con sopra la croce e suo mappamondo ci sarebbe desiderabile. Una quantità di canif e coltelli, e forbici di buona qualità.

Così pure una quantità di cordoni bleu parte di seta, e parte di cotone; questi siano pure intiere pezze, perché noi le taglieremo; se ci mandate alcuni fiocchi faremo cordoni per la Chiesa.

Credo che il Vice Prefetto ha scritto a Tian per medicine a parte di quelle che manderà al Re; in caso diverso, anche una quantità delle principali medicine, come emetico, zolfato di piombo e di zinco, sublimato corrosivo e mercurio in stato metallico, oppio.

Non dimenticate di mandarmi del balzamo per il S. Crisma; alcuni calici forti ed a buon mercato, con alcuni vasi dell’olio santo; però conferite prima col Signor Tian.

[F. 2v] Addio, caro Domenico mio, pregate per me che vi sono sempre

Aff.mo
Fr: G. Massaja V.o

Al M. R. Padre / Provinciale Domenico. / al suo arrivo in Aden – / In difetto a M.r Chiesar Tian / Aden. //.