Massaja
Lettere

Vol. 4

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A monsignore Giovanni Marcello Touvier CM
Vicario apostolico dell’Abissinia – Keren

[F. 1r]R.mo Monsignore mio in G. C. Amat.mo

* Choha 3. Décembre 1873.

Un mercante per nome Wandem Agheghera viene da me in questo momento e mi dice che parte domani per Massawah; non voglio lasciare passare questa occasione senza scriverLe due linee per darLe delle nostre notizie e domandarne delle Sue e degli amici nostri di Massawah e della nostra Europa.

Noi qui, grazie a Dio, stiamo tutti bene in salute di corpo, per il resto siamo sempre alla providenza di Dio. Jeri vennero da me alcuni ragazzi venuti dal Beghemeder domestici di un messaggiere mandato da questo Re all’Imperatore Joannes; sono incredibili le ostilità del Vescovo Atanasio; alla presenza di tutti gli stranieri di Choha stati chiamati dal Vescovo fu intimata la scommunica contro di chiunque osasse avvicinarsi alla mia casa; è già questa la quinta volta che il medesimo intima una tale censura. Ho avuto bel protestare che io non mi mischio delle chiese e dei preti dei paesi Cristiani, e che mi limito ad istruire i soli paesi Galla, ma nulla vale per calmare questo diavolo inviperito; Fino a tanto che esiste Menilik, possiamo sperare una qualche protezione, del resto il solo Dio potrà salvarci; /252/ questi [f. 1v] finora ha mantenuto sempre il suo carattere di vero amico; egli personalmente è eretico, ed eretica è tutta la sua casa, e specialmente la sua moglie, ma a fronte di questo e di tanti altri difetti che non mancano in questi poveri selvaggi, è un principe che ha delle buone qualità che lo rendono amabile. Del resto il paese dello Schoha è il più corrotto di tutta l’Abissinia; nel Tigrè Monsignore De Jacobis ha potuto tirare qualche Chiesa indigena al culto e regolarità cattolica, ma qui sarebbe una vana speranza, perchè non vi è fondamento di fede nel clero e nelle chiese vi sono delle superstizioni tali che rendono ciò impossibile; tutto ciò che si può fare è guadagnare qualche anima, come nei paesi Galla; anzi più difficilmente, perchè abbiamo qui il clero nemico che non vi è fra i Galla. In tutto il resto il paese di Choha è inferiore a tutta l’Abissinia, perchè paese secco e spopolato affatto di alberi, che lo rende disagreabile in tutti i sensi.

Veniamo ora a Lei; all’arrivo del nostro Padre Luigi Gonzaga ho ricevuto un segnale di tolleranza dall’imperatore Joannes, che mi fece piacere; dopo di ciò mi giova sperare che Ella dovrà essere un poco più tranquilla nel Suo spinoso ministero; nella lettera di ringraziamento che gli ho fatto ho cercato in tutti i modi di cattivarlo: Iddio poi farà il resto, perchè sperare in questa gente è cosa affatto inutile.

[F. 2r] Del resto poi noi qui siamo sempre all’oscuro di tutto ciò che passa in Europa, sia relativamente alla Chiesa ed al Papa, che rapporto alla politica dei principi. Se Ella ha qualche notizia interessante e consolante, per carità ce la mandi, perchè in questi tempi, come ben può supporre, lo stato precario dei nostri paesi è per noi una grande afflizione, e l’umiliazione dell’Europa rende più superba questa popolazione e più difficile la nostra posizione.

In tutto il resto mi rapporto alle ultime lettere scritte da questo P. Prefetto nel mese di Giugno, quali spero Le saranno arrivate, come giova sperare.

I miei complimenti a tutti i di Lei compagni ed a M.r Mussingher Bey, persona che molto amo e stimo, e che non mancherà di esserLe di qualche conforto attesa la sua attuale posizione. I miei saluti pure al nuovo console francese, ed a tutti gli amici. Facia coraggio, preghi e facia pregare per chi ha l’onore di professarsi

D. S. V. R.ma

Divot.mo Servo
Fr: G. Massaja V.o

[F. 2v] A S. Eccellenza R.ma / Monsignore Vicario Ap.o / d’Abissinia, o chi per esso / Massawah / [in amarico] Abune Josief / Metzua //.