Massaja
Lettere

Vol. 4

/253/

1874

679

Al padre Domenico Gouttes da Castelnaudary OFMCap.
ministro provinciale – Tolosa

[F. 1r]M. R. P. Domenico Esprovinciale amat.mo

Choha 12. Febbrajo 1874.

Colgo l’occasione che un mercante chiamato Walde Ghiorghis parte per Massawah per scrivervi poche linee, onde darvi segni di vita. Dopo l’arrivo del P. L. Gonzaga non abbiamo avuto più nessuna notizia qui ne di voi, ne dell’Europa. Nel mese di Giugno dell’anno scorso è partita di qui una carovana con servi mandati dal Re Menilik in Aden, e con molte lettere nostre. Colla detta occasione io ed il nostro V. Prefetto abbiamo scritto a voi, a Roma, in Egitto, ed in Aden; allora vi scriveva di fare un viaggio in Egitto, in Aden, ed in Massawah per vedere i bisogni relativi di tutte queste procure nostre; potendo darsi che all’arrivo di questo corriere in Massawah voi vi troviate colà, allora voi stesso combinerete con Monsignore Touvier, o col suo Procuratore di Massawah in sua assenza per la spedizione del medesimo a noi, e per tutto ciò che occorre alla procura suddetta; a Mgr. Touvier o al suo procuratore scrivo in succinto le notizie della missione attuali, e tutto ciò che occorre per la spedizione dell’attuale messaggiere, epperciò non lo ripeto qui, sperando che vi troverete coi medesimi. Col ritorno della corrovana mandata da questo Re in Aden noi qui speriamo che ver- [f. 1v] ranno missionarii, dei quali abbiamo bisogno per le missioni del Sudovest, dove per mancanza di soggetti fin qui abbiamo fatto nessuna operazione, a fronte delle replicate domande che ci vengono di là, sia dal P. Leone, sia da Monsignore Cocino, il quale si trova sempre solo con alcuni indigeni in Gemma e bisognoso di assistenza, perché anche egli vecchio poco meno di me, ma forze ancora più debole.

Nel regno di Choha le cose non sarebbero cattive, ma appunto perché si risveglia un fermento favorevole al cattolicismo il partito Copto Eutichiano o Dioscoriano immensamente più forte fa tutti i suoi sforzi e ci minacia terribilmente fra i Galla stessi del regno; motivo per cui dobbiamo misurarci molto per non precipitare la crisi, che potrebbe essere fatale; sotto il regno di Menilik abbiamo nulla a temere, ma un cangiamento politico potrebbe cangiare l’aspetto del quadro. Per questa ragione attualmente sto lavorando per prepararmi un luogo di rifugio in caso di crisi sulle estremità orientali di questo regno sui confini degli Adel, onde salvare le nostre /254/ relazioni con Aden; dimodoché, se verranno novi missionarii mi troveranno a ricevergli sulle frontiere, dove ho domandato al Re una montagna forte, e sto formando una colonia fra gli Adel. Il P. V. Prefetto Taurino è sempre a Finfinnì col P. Ferdinando.

[F. 2r] Il P. Luigi Gonzaga si trova a custodire la casa di Haman mia residenza precedente, la quale si trova nei paesi Galla di frontiera coi paesi cristiani. I giovani del collegio venuti posteriormente Giulio, Alberto, e Filippo sono un poco migliori dei primi venuti; questi ultimi si trovano col V. Prefetto a Finfinnì; Giulio è con me, Alberto e Filippo sono col P. Luigi Gonzaga; Giulio ed Alberto hanno ricevuto qualche ordine minore, Luigi se ne è ritornato in Oriente, Stefano va e viene e si occupa delle relazioni tra le missioni Sud-ovest, e queste di Choha. Ecco poco presso in breve la storia presente nostra; grazie a Dio godiamo tutti buona salute; io il più vecchio e carico di peccati miei ed altrui aspetto sempre il giorno in cui deve arrivare lo sposo nel chiazzo della mezzanotte, questi ritarda e l’olio della lanterna costa molto in questo paese, epperciò temo che mi trovi col lume estinto; pregate per me, affinché dopo tanti tranbusti e fracazzi non mi senta intimare quel terribile nescio che mi spaventa.

Noi qui siamo sempre in pena per il nostro S. Padre, e per la Chiesa di Cristo, la quale si trova nelle prove estreme; la sorte della Francia da cui dipende in gran parte l’avvenire della medesima, secondo i nostri calcoli materiali, è anche un gran pensiero per noi; epperciò non mancate di darci notizie; il resto lo lascieremo a Dio provvido Padre.

I miei saluti a tutti, ed abbraciandovi strettamente nel S. crocifisso, nostra unica consolazione e conforto, godo raffermarmi sempre vostro fratello in S. Francesco.

Fr: G. Massaja V.o

[F. 2v] Al M. R. P. Esp.le / Domenico Commissario / Ap.o della Missione / Galla. / Toulouse / (Francia) [in amarico] A Abba Dominicos //.