Massaja
Lettere

Vol. 4

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Al padre Domenico Gouttes da Castelnaudary OFMCap.
ministro provinciale – Tolosa

[F. 1r]

G. M.
M. R. P. Provinciale e Comm[i]ss.o Carissimo

Licée 22. Décembre 1875.

Colgo l’occasione che parte un corriere per la costa per scrivervi poche linee, e darvi qualche breve notizia di noi e della Missione.

Prima di tutto vi dico che arrivarono qui le casse spedite l’anno scorso ad Abu Beker, e che rimasero in Tagiurra alla venuta di Abba Michele. Le casse suddette sono arrivate qui tutte in buon stato, ad eccezzione delle due di vino rimaste ancora a Tagiurra per isbaglio; essendo in luogo loro venute due casse del Re. Hibrahim figlio di Abu Beker che le ha portate, dichiarando di aver ricevuto 90. talleri in Aden per il trasporto delle medesime, mi domanda qui altri 30. talleri di aggiunta per un camelo che ha dovuto aggiungere, ed altri 22. talleri [per] paga degli uomini che g[l]i accompagnarono. Da ciò potete comprendere quanto spendiose sono le spedizioni con questa gente che non e mai sazia di mangiare. Occorrendo nuove spedizioni sarebbe bene spedire qualche nostra [f. 1v] persona a Tagiurra, e colà alla presenza del governo egiziano nuovamente stabilito fare il contratto con Abu Beker, oppure con altro miglior offerente; anticamente eravamo costretti di passare per Abu Beker, oggi il caso è diverso, questi non è più che un particolare, e qualunque altro mercante potrà servirci, e forze con qualche economia. Col tempo dobbiamo sperare che le strade si apriranno e potremo avere dei /275/ missionarii, cosa che più di tutto ci preme, perché altrimenti la Missione è perduta. Gli Egiziani hanno già preso Ararghé lontano due giorni dai confini di Scioha, e si trovano con un’armata imponente a Tagiurra; ignoriamo cosa vogliono fare, se sia per prendere l’Abissinia, o per altro; ad ogni evento noi guadagneremo rapporto alle strade, ma per l’apostolato sarà un gran discapito, perché un governo mussulmano intrena questi poveri deboli all’islamismo...

M.r Arnus negoziante francese che voi avete conosciuto a Marsilia è sul punto di partire con una gran quantità di mercanzie indigene date da Minilik; [f. 2r] egli deve essere incaricato di missione diplomatica in Egitto ed in Francia, ma ora la venuta degli egiziani cangierà molto la sua posizione.

Vi notifico che il nostro giovane Stefano, che voi conoscete, recandosi da Finfinnì a Lagamara per portare soccorsi a M.r Cocino è stato ucciso unitamente al suo compagno; la notizia è come certa perché M.r Cocino vedendolo ritardare mandò in cerca dei medesimi, e la persona spedita è arrivata sino a noi senza averlo trovato.

Noi qui siamo al bujo delle notizie d’Europa da più di un’anno; siamo in pena pensando alla situazione del S. Padre e della Chiesa. Speravamo che la Francia avrebbe richiamato Enrico quinto, oppure un’altro della stirpe Borbone, oppure Napoleonica, ma da quanto si dice, il paese si trova sempre nella sua posizione precaria, e la persecuzione contro la Chiesa continua sempre; in mezzo a tutte queste notizie potete immaginarvi quali devono essere le nostre pene e perplessità.

[F. 2v] Rapporto alla Missione di Aden noi qui [non] abbiamo ricevuto alcun documento di adesione alla missione Galla, ma solo lo sappiamo per lettere private. Ad ogni evento, ho scritto al Superiore di Aden, notificandogli che in tutto, voi siete l’incaricato e vero Superiore per tutto ciò che potrebbe concernermi.

Da una vostra lettera abbiamo rilevato che i pochi fondi di Egitto si trovavano in pericolo. Io ho scritto una lettera a Monsignor Ciurcia raccomandandogli attenzione, ma ad ogni evento sono tranquillo sopra di voi, tanto più che so che siete venuto in Aden, ed avete dovuto conferire col suddetto Prelato.

Avrei moltissime cose a dirvi, ma ho la testa che non mi regge più dalla moltiplicità degli affari; io sperava un riposo, invece sulla vecchiaja si aggiungono gli affari. La Missione prende ogni giorno uno sviluppo, ed il personale dei missionarj non si aggiunge.

Vi abbracio ne S. crocifisso il caro nostro Gesù, e vi lascio senza lasciarvi dicendomi sempre

Fratello in S. Franc.o
Fr: G. Massaja V.o