Massaja
Lettere

Vol. 4

/285/

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Al padre Francesco Uncini d’Apiro OFMCap.
vice prefetto apostolico – Aden

[F. 1r]M. R. P. in G. C. Amat.mo

Fekerie Ghemb 8. Luglio 1876.

Sul momento che mi viene una persona di Abu Beker, consegno questa letterina scritta in tutta fretta per significare a V. P. M. R. /286/ che qui è pervenuta la notizia della morte del fu nostro confratello P. Gio. Damasceno, avvenuta in strada il giorno 24. di Maggio del corrente anno.

Questa notizia ha gettato nella più grande costernazione tutta quanta la nostra missione, non tanto per la perdita di un missionario, il quale, arrivato qui, avrebbe fatto del gran bene, come tutti speravamo, ma più ancora, perché questa notizia eserciterà un’influenza sopra gli aspiranti a questa missione medesima, e quindi temiamo fortemente che per molto tempo non potremo sperarne altri, cosa che scoragisce molto noi stessi nell’opera di Dio incomminciata.

Le missioni del Sud-ovest gridano per misericordia l’invio di missio- [f. 1v] narii, senza di che è perduta; questa di Scioha parimenti si trova nello stesso caso; fra i Galla di questo regno abbiamo tre o quattro case, ed una fra gli amara cristiani per le corrispondenze col mare; in tutto siamo sei missionarii: io e Monsignore Cocino tutti due vecchj; io perciò non so più dove rivolgermi. Per carità V. P. non manchi di far pervenire in Francia questa desolante nostra posizione, affinché i nostri Fratelli colà non manchino di mandarci qualcheduno; in diffetto siamo obligati ad abbandonare il campo ai nemici.

M.r Pouttier, e Ghebra Mariam Luigi, sono arrivati qui felicemente ad annunziarci la triste notizia suddetta; coi medesimi sono arrivati felicemente tutte le casse, benché ancora non pervenute a me; giova sperare che nulla mancherà, perché da quanto mi dissero i suddetti nel consegnarmi le chiavi, le casse non sono state aperte affatto. I 360. talleri che il Defunto aveva presi con se furono tutti con- [f. 2r] summati per le spese del viaggio, per i[l] quali anzi non avendo bastato ho dovuto dare un biglietto a M.r Arnus per alcune spese che il medesimo dovette pagare per noi, come vedranno.

Ho consegnato a M.r Arnus un gran piego di lettere per l’Europa; mi giova sperare che arriveranno; in caso di traverso, Ella potrà far domandare di queste lettere, affinché non vadano perdute.

Il corriere mi spinge a finire, epperciò lasciando da parte tante altre cose, mi limito a raccomandare me e la missione tutta quanta alle preghiere di tutti, mentre benedicendoLa godo raffermarmi.

D. P. V. M. R.

Divot.mo Servo e Padre
Fr: G. Massaja V.o

P. S. Dica a M.r Tian, ed alle buone religiose del Bon Pastore, che ho ricevuto le lettere, ma non ho tempo a rispondere –