Massaja
Lettere

Vol. 4

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Al Marchese Orazio Antinori
capo della Spedizione geografica italiana – Mahal-Uonz

[F. 1r]Caro M. Antinori

Licée 6. Agosto 1877.

Vi scrivo in breve, perché sono partito dimenticando il necessario.

Ho letto tutta la vostra lettera molto ben scritta, e meglio ragionata ancora; la questione sta nella diversità del giudizio, dell’appreziazione relativamente alla diversità del paese, capacità di giudicare, e simili. Quando io vi darei tutta la ragione, non arrivando a poter convincere Minilik col mondo che lo circonda non farei altro che innasprire di più la questione; perciò non posso rispondervi altro, se non che abbiate pazienza, se non volete trovare ancora del peggio ed esporre gli interessi della spedizione. Quando [f. 1v] siete partito da Roma, certamente non avete creduto di andare a Londra, oppure a Parigi, dove almeno si trova il diritto delle genti, ma credo che siete partito disposto a soffrire tutto, come lo dovete essere ancora più disposto andando più avanti verso l’Equatore. Io qui mi sostengo col pane della pazienza, e non posso consigliare altro che questo a voi; dicendovi che arrivò lo stesso a me a Lit-marefià, e che ho dovuto usare prudenza, mi pare di avervi detto tutto... Dicendovi che la mia croce di Commendatore di S. Morizio per essere momentaneamente caduta nelle mani di ragazzi ha finito traggicamente, mi pare di avervi spiegato abbastanza chiaro la posizione [f. 2r] in cui ci troviamo, non di stretta giustizia, ma di pazienza; come fa lo stesso Papa in Roma stessa, a fronte che più della metà del mondo Cristiano gli dia ancor ragione; come facio io qui tutti i giorni, senza escludere il giorno d’oggi in cui vi scrivo. I regali che avete fatti a Minilik, senza dubbio non gli avreste fatti a Londra, o /304/ a Pariggi, dove non sarebbe stato necessario; facendogli dunque avete creduto necessario di fargli per sostenervi con tutt’altro mezzo che quello della stretta giustizia.

Caro mio, siate dunque grande e generoso a soffrire e pazientare, unico mezzo per arrivare a vincere. Sono venuto qui con intenzione di non restare più di due giorni, ma dovrò restare dieci e forze più per arrivare ad ottenere una piccola [f. 2v] cosa da nulla, e non so se la otterrò, perché la stessa mia posizione è molto cangiata.

Vi auguro da Dio pace e pazienza mentre godo raffermarmi sempre

Divot.mo Servo
Fr: G. Massaja V.o

P. S. Dite a Chiarini che gli effetti appartenenti alla successione Pauttier sono stati comprati dal Re per 50. talleri; così tengo presso di me 18. talleri trovati, tre talleri ricavati dalle sue tele del paese state vendute prima; quando riceverò i 50. talleri suddetti dal Re, avremo 71. tallero per mandare al suo paese, se pure non vi saranno debiti da pagare.

Di nuovo pazienza; con questa gente, parlare di titoli, di spedizioni, di scienze e simili, è come parlare di sillogismi al professore della zappa.