Massaja
Lettere

Vol. 4

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Al signore Massaia Felice
nipote di M. – Piova d’Asti

[Escia-Eloi, febbraio 1879]

P. 359 ...La cortina dello scenario è per discendere e separarmi dalla platea del popolo per sempre. La speranza di rivederci è una illusione; per me è più vicina la patria celeste che la terrena: le forze [p. 360] mie corporali diminuiscono ogni giorno, e mi sarà difficilissimo il tragitto di qui alla costa del mare per raggiungere i bastimenti e le vetture dei paesi civilizzati. Quando ti arriverà questa mia lettera, io compirò i 70 anni ed egli [il fratello Giovanni Battista] ne avrà 68: qui sta la difficoltà. Avvi ancora un’altra difficoltà, ed è che io sono sposato alla Chiesa di qui, ed abbandonare la sposa ed i figli è tanto difficile a me come a lui, epperciò bisognerà rassegnarci. [...] Avrei molte cose da dirti, ma sappi, o caro, che questa letterina è stata interrotta più di 30 volte: tante sono le mie occupazioni; e la finisco di notte, con un freddo spaventevole alle mani, benché nella zona torrida, perchè sopra una delle principali altezze dell’Africa Orientale, circa 3.400 metri sopra il mare. [...] Se avrò tempo ne scriverò un’altra di diverso genere, colla quale ti darò qualche notizia di questi paesi, per occuparti e per gli amici.

[Fr. G. Massaja V.o Ap.o]