Massaja
Lettere

Vol. 5

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Al cardinale Giovanni Simeoni
prefetto di Propaganda Fide – Roma

F 1054rEminenza R.ma

Giafa 3. Aprile 1880.

Ho ricevuto mercordì scorso la Sua veneratissima ultima, nella quale V. Em. mi significava l’indulto di S. Santità a mio riguardo di rimanere ancora qualche tempo in oriente per rifarmi dalla debolezza in cui mi trovo in seguito al viaggio e malattie incontrate nel medesimo.

Come l’E. V. mi diceva nella Sua prefata di mandarLe il P. L. Gonzaga per ragguagliarla di tutto l’accaduto, all’improvviso presentandosi oggi un vapore inglese di partenza, ecco che il prefato parte per ubbidire al detto di Lei comando. Il P. Luigi Gonzaga è una persona che ha veduto tutto, e conosce tutto, anche le cose più secrete della Missione nostra, e potrà perciò informare l’Em. V. R.ma [f. 1054v] di ogni cosa senza eccettuare i misteri più reconditi che passano nel mio cuore. Dal medesimo sentirà le certe ragioni da me citate, e che non ho creduto bene scrivere.

L’accordo passato col mio Coadjutore era quello di recarsi in Aden col restante dei giovani che ci vollero seguire nel nostro esilio, e di restare in Aden sino a tanto che avrà potuto avere notizie certe dell’interno, onde sapersi regolare nelle nostre operazioni e decisioni future; frattanto per parte mia mi sarei inteso coll’Em. V. per farlo chiamare a suo tempo. Se questo mio Coadjutore fosse subito chiamato, io lo aspetterei in Alessandria, e così verremo insieme.

Tanto Le significo in fretta, mentre pregandoLa della Sua benedizione, anche per la Missione tribolata, Le bacio la S. porpora e sono

D. Em. V. R.ma

sempre Figlio
† Fr: G. Massaja V.o