Massaja
Lettere

Vol. 5

/39/

818

Al padre Benedetto Ciccolini da Guarcino OFMCap.
vice prefetto apostolico – Smirne

[Bourboule – Mont-Dore, 2 agosto 1880]

[F. 1r] Ricevei quella che l’E. S. R.ma unì a quella del M. R. P. Prefetto in Marsiglia, e mi fu di gran consolazione; mi preparavo a rispondere, che poi non feci. Ora mi giunge, l’altra Sua a me carissima, data il 2 c. da Bourboule. Monsignore! il mio cuore è chiuso, oppresso, rimesso però alla Santa volontà di Dio, perciò mi perdona, se non mi esprimo come dovrei, alla tanta bontà dell’E. Sua. [...]

[F. 1v] Ella è sì buono, che saprà compatirmi, che se invece di portarle consolazioni collo risponde[re] alla prediletta Sua del 2. c. vengo ad apportarle qualche dispiacere di compassione al nostro presente stato. Mi consolo, Monsignore, sì mi consolo, nel sentirla a Bourboule facendo la cura dei bagni, e bevendo l’acqua minerale: /40/ altra volta la sperimentò favorevole alla sua salute, ora spero, Le auguro di cuore, che vagliano darle, e restituirle le forze perdute, e questo molto mi fa sperare, mentre va già megliorando; ma dove sta più la speranza di rivederla in Smirne? Le desidero megliore luogo, e che il Santo Padre Leone XIII. saprà ricompensare le Apostoliche fatiche che per tanti anni ha saputo sopportare in luoghi tanto barbari; e per mia prova, mi basta (come l’E. S. mi dice) della lettera già ricevuta, e quando la vedrà personalmente saprà apprezzarne i meriti, e le fatiche sofferte.

La pregiata Sua è stata di consolazione non solo per me, ma di tutta la nostra religiosa famiglia, e tutti si sono consolati nel sentire le sue a noi care notizie. Ieri mi portai da S. E. Mgr. Timoni, e nel presentarle i suoi saluti, gli consegnai ancora la Sua lettera, e gli feci leggere il paragrafo che parlava di Lui, ne fu contentissimo, ed esclamò, cosa ho fatto! nulla nulla; nel risponderle, Padre mio, la prego di fargli tanti tanti miei complimenti, e che si ricorda di me nelle sue ferventi orazioni. Ecco che mantengo la promessa.