Massaja
Lettere

Vol. 5

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Al padre Francesco Ferrero da Villafranca Piemonte OFMCap.
commissario generale – Roma

[F. 1r]Collega e Padre mio R.mo

Bourboule-Mondor
sopra Clermont Ferrant – Francia 4. Agosto 1880.

Unicamente per tenervi al corrente del luogo dove sono vi scrivo queste due linee, affinché occorrendo qualche cosa sappiate dove prendermi.

Sono arrivato a questo stabilimento di bagni da cinque giorni, epperciò oggi è il quinto giorno della cura. Non senza motivo queste aque hanno preso una gran voga, perché vi assicuro che già sto provando un gran cangiamento: il salire e discendere le scale che mi era tanto difficile, e quasi non poteva senza essere assistito, oggi mi si presenta molto più facile, così parimenti per celebrare la Santa Messa aveva bisogno di appoggiarmi sopra l’altare, e per fare la genuflessione, o qualche persona mi ajutava, oppure con gran pena poteva farlo facendo uno sforzo anche colle mani sopra l’altare, oggi invece incominciano diminuire queste difficoltà, stamattina alla Messa ho provato un gran cangiamento; se Iddio continuerà in questo modo posso sperare di potere ancora fare qualche cosa prima di morire, altrimenti è finita per me.

[F. 1v] Io pensava di partire di qui per Clermont prima dell’Assunta, ma oggi avendo fatto una conferenza col Dottore Direttore in capo dello stabilimento, egli tiene fermo per aggiungere ancora altri cinque giorni almeno, epperciò non potrò partire che circa il 20. /41/ corrente; resterò in Clermont tre o quattro giorni con i nostri religiosi, e poi se non partirò per Bajonne, partirò immediatamente per Marsilia, e di là per la Corsica. Il Signor d’Abbadie vorrebbe ad ogni costo che io vada con lui ad Andaj sulle frontiere di Spagna a passarvi almeno un mese; nel caso dice di voler venirmi a prendere; in questo caso sarei obligato a cangiare il piano suddetto; io gli ho scritto di non venire... Ad ogni evento sino al 25. corrente io sarò sempre ancora qui, e se vi saranno lettere potrete sempre diriggerle al Convento di Clermont; dopo, se non vi scrivo sarà segno che ho seguito il piano di Marsilia e di Corsica, perché occorrendo cangiare io vi avvertirò.

I nostri Conventi di Francia hanno sempre ancora un’esistenza precaria, ma per tutto il corrente mese spero che vi sarà nulla; anche nel caso di soppressione i religiosi saranno dispersi, ma vi saranno sempre; il Superiore ha preso le sue misure in modo che la famiglia non è dispersa che materialmente; ha assegnato a ciascun religioso una casa secolare, dove se ne stanno sotto gli ordini del Superiore; così han fatto tutti i Conventi.

[F. 2r] Come poi i Conventi di Francia hanno tutti un proprietario o religioso, o secolare, è da sperare che i medesimi non saranno toccati.

Mi assicurano che la Corsica e l’Algeria non sono compresi da questa legge, motivo per cui io ho scielto la Corsica per il mio ritiro, come luogo più sequestrato e lontano dalle visite di parenti ed amici; qualora poi non fosse vero, allora potrei andare a Nizza, oppure in Savoja, come voi mi consigliavate; a questo effetto ho fatto scrivere al P. Provinciale di Corsica e ne aspetto la risposta.

Sono tre giorni dacché è partita di qui una mia lettera a S. Em: il Cardinale Prefetto accusando la ricevuta della lettera del Papa, pregandolo di ringraziarlo, spero che sarà arrivata.

Avrete sentita la morte del P. Leone des Avancer nostro missionario di Ghera vicino a Kafa; non sappiamo ancora i detagli, ma siccome è venuta in pari tempo la notizia della morte del Signor Ingegnere Chiarini, uno dei due della Spedizione geografica italiana, avvenuta nel paese stesso di Ghera, io temo molto che la morte di questo nostro missionario suddetto non sia stata naturale... il poveretto dopo aver passato 22. anni pacificamente ha dovuto soccombere, e la sua morte è una vera desolazione per tutte quelle nostre missioni del Sud da lui sorvegliate dopo la morte di Monsignor Cocino... oh quanto sarebbe stato meglio per me trovarmi colà, anche a costo di morirvi coi medesimi!

[F. 2v] Vi lascio intanto ai piedi del crocifisso nostro divino padrone e Maestro, ed abbraciandovi in spirito godo raffermarmi sempre vostro

Aff.mo collega e figlio
† Fr: G. Massaja V.o