Massaja
Lettere

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Al padre Davide David da Pinerolo OFMCap.
ex discepolo di M. – Torino-Ospedale Mauriziano

[F. 1r] Caro mio P. Davide

Roma 14. Febrajo 1882.

Ricevo sul momento la vostra lettera e vaglia di Franchi 280. Alcuni giorni sono abbiamo ricevuto altro vaglia di 100. a cui ancora non si è risposto. Di tutto Iddio vi benedica. Tanto io che P. Erasmo siamo poi molto in pena per il dispiacere che provate /130/ a nostro riguardo per una vera mal’intelligenza che lo stesso P. Erasmo vi spiegherà, essendo una cosa di semplice calcolo, forze mall’espresso.

Per carità non dite più cose simili, perché ci affligete troppo, essendo voi, dopo Dio, la prima persona che amiamo sopra questa terra. Io avrei voluto vedervi con me, e morire nelle mani vostre, ma, come sapete, per causa di questo benedetto ospidale ho avuto paura [f. 1v] di due cose, cioè delle vostre abitudini incontrate dopo molti anni, e poi anche della vostra debolezza, e della scarsità dei mezzi. Del resto, se mai posso ottenere di ritirarmi in qualche convento che possa combinarsi coll’attuale vostro stato di salute, tanto io che il P. Erasmo siamo sempre ancora in questo proposito, e voi farete il terzo. Pregate solamente il Signore.

Se potete avere un momento per consolare il vecchio P. Fedele, ditegli di far coragio, l’ubidienza al Commissario è partita jeri.

Vi ringrazio poi dell’abonamento all’Unità. Iddio vi pagherà tutte le spese che avete fatto per me, le quali sono molte. Io non ho altra persona in Torino fuori di voi, e voi siete il mio rappresentante costì, ma intanto da qui avanti potete fare la nota quando fate delle [f. 2r] nuove spese, non essendo giusto che paghiate sempre voi. Di ciò abbiamo parlato più volte col P. Erasmo, egli tiene i conti della casa, epperciò intendetevi con lui.

Quando avete delle Messe mandatele pure, perché, oltre la Missione, anche questa curia generalizia ha gran bisogno.

Vi abbracio nel S. crocifisso Gesù in spirito di amore e sono tutto vostro