Massaja
Lettere

Vol. 5

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Al padre Davide David da Pinerolo OFMCap.
ex discepolo di M. – Torino-Ospedale Mauriziano

[F. 1r] Carissimo Padre Davide

Roma 30 marzo 1882.

Ho ricevuto le dodici fotografie, e ne la ringrazio a nome di Monsignore e mio. Ora Monsignore ne desidera anche una dozzina di quelle in cui è ritratto seduto da solo ed intiero senza lo storico bastone. Queste sono riputate le più perfette, benché la luce non fosse troppo in favore. In compenso delle spese per queste e /133/ per quelle, quando abbia a mandarmi limosina di messe, se ne ritenga tanto quanto le costerà la riproduzione e la spedizione. Que sta mi pare la via più spiccia per entrambi. Monsignore la ringrazia di sua ripetuta generosità verso di lui; ma non vuole più gravarla di nuove spese, massime ora che ha ottenuto da Propaganda generosi sussidi.

Le lire trenta mandatemi dal P. Petronio sono proprio limosina di messe, come egli mi scriveva in una precedente: « Le assegno lire trenta per trenta messe da celebrarsi, o farsi celebrare secondo la mia intenzione; e le consegnerò al P. Davide ecc. » – Monsignore l’abbraccia e la benedice, e le prega buone feste pasquali e buona salute, e con lui

Il Suo Umil.mo Servo ed Amico aff.mo
Frate Erasmo Cappuccino

P. S. Rileggendo la lettera a Monsignore, ei mi fa aggiugnere a questo punto che « Conservi i fondi che tiene » ch’egli spera e desidera di mangiarli tardi o tosto insieme.