Massaja
Lettere

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A monsignore Serafino Cretoni
segretario della sezione orientale – Roma

F. 412r Eccellenza Reverendissima

* Roma = Immac. Concezione il 18. aprile 1882.

Eccole finalmente tradotta la lettera di Tekla Haimanot, tanto ritardata per difetto di salute, e assenza per cambiamento d’aria.

Lo scrivente è stato ordinato sacerdote da me nel febbraio del 1847. Era una delle più belle speranze di Monsignor De Jacobis; e per quanto seppi dopo, si conservava sempre di una moralità incorrotta.

La ringrazio poi delle facoltà procurate al mio successore, e la prego di sollecitare le poche che ancora gli mancano: perché Monsignore le attende sulla costa. La Sacra Congregazione non avrà difficoltà di accordarle; essendo la Missione Galla la più difficile per le relazioni. Un avvenimento così strepitoso come fu la morte di Pio IX io lo seppi più di due anni dopo.

F. 412v Il Vicario apostolico ha d’uopo di essere munito di tutte le facoltà possibili anche per dipendenza gerarchica; altrimente sarebbe talvolta nel caso di servirsene come rappresentante della S. Sede in locis ubi non est accessus ad Papam. Io le godeva tutte; e l’ultima volta che mi separai da Pio IX dopo il centenario de’ Ss. Apostoli Pietro e Paolo, egli mi diresse queste parole: « Vi do tutte le facoltà in foro conscientiæ, che dipendono da me ». Ciò vivæ vocis oraculo dopo d’avermi dato per iscritto tutte le facoltà in foro externo che ora io domando pel mio successore.

Rispetto ai lavori che Sua Eminenza desidera intorno allo stato di quelle missioni, è questo il lavoro che sto preparando; lavoro che domanda tempo, salute e quiete, che qui in Roma non trovo.

F. 413r Quando ella il voglia, le dirò a voce molte altre cose che troppo mi stanca a scrivere; e s’intende che ogni volta che sarò chiamato per simili bisogne, sarò sempre all’ordine come figlio al padre, e come servo al padrone.

Gradisca i miei più distinti saluti e [e] ringraziamenti; e voglia credermi quale godo raffermarmi

Di V.a Eccellenza Rev.ma