Massaja
Lettere

Vol. 5

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Al padre Davide David da Pinerolo OFMCap.
ex discepolo di M. – Torino-Ospedale Mauriziano

[F. 1r] Caro Padre David mio!
(eccovi la Madre nostra)

Frascati 5. Giugno 1882.

Rispondo brevemente alla vostra ultima carissima, ma veramente carissima, perché avete risposto come dovevate al Commissario vostro Superiore. Voi vi siete rimesso a lui sull’affare del Convento, io pure come figlio dell’Ordine intendo rimettermi a lui. Come cotesto vostro Superiore non conosce forze ancora abbastanza la Provincia, io bramerei che sospendesse la decisione rapporto al Convento di Villafranca fino a tanto che abbia veduto questo e quello di Busca. Io sono intimamente [f 1v] persuaso che il convento di Busca per la provincia sia in migliori condizioni di quello di Villafranca per farvi un contratto completo di compra. La prima ragione è che il Convento di Villafranca essendo del municipio, questi non venderà la Chiesa, come è accaduto qui in Frascati, ed il municipio pretenderà sempre una padronanza sulla medesima, e sulla parte del Convento destinata per i custodi, cosa che potrà col tempo generare disturbi. Questo non arriverà in Busca, dove la stessa Chiesa è proprietà di un particolare, il quale venderà tutto. La seconda ragione è che il Convento di Villafranca deve essere [f. 2r] molto vecchio e bisognoso di riparazioni, mentre quello di Busca è nuovo. La terza ragione è che il municipio di Villafranca, da quanto pare, in questa circostanza, non si è dimostrato tanto affezionato all’Ordine. /143/ Del resto, come io conosco né il convento di Villafranca, né quello di Busca, mi rimetto poi in tutto.

Notate però bene, che io come Vescovo ho da fare niente nell’amministrazione della Provincia, e non sono vostro Superiore per nulla; se ho detto qualche cosa è unicamente per aggiungere qualche lume al R.mo Commissario; se la divina Providenza disponesse che io ritorni in Provincia, io stesso voglio essere suddito fedele del Commissario, oppure di chi gli succederà. Questo vi basti per vostra norma. Voi potete parlarne al Commissario, e fargli vedere anche questa mia; ciò fatto eccoci entrambi ai suoi ordini.

In quanto al giornale dell’Unità Cattolica potrete dargli l’indirizzo di Frascati, perché penso restar qui quanto potrò, se il S. Padre ed i Superiori me lo permetteranno; in caso contrario sarò sempre all’ordine dei medesimi sino alla morte.

[F. 2v] Jeri il mio Padre Segretario è andato a Roma per qualche affare ed ha trovato colà alcuni ammalati nella famiglia del P. Generale. Spero che sarà una cosa di poco momento. Il P. Generale però stava bene. In Roma vi era gran calore da quanto disse il suddetto. Qui in Frascati grazie a Dio, stiamo tutti bene ed il calore pare più moderato.

Vi lascio ai piedi del crocifisso nostro buon Gesù, ed abbraciandovi in spirito godo raffermarmi di voi sempre

Aff.mo P. Lettore
† Fr: G. Massaja Arc.o Cappuccino

P. S. I miei saluti al R.mo P. Commissario, ed a tutti i Padri dell’amata Provincia nostra, ai quali occorrerà parlare di me.