Massaja
Lettere

Vol. 5

/143/

945

Al padre Emiliano Raggio da Sanremo OFMCap.
ex ministro provinciale di Corsica – bastia

[F. 1r] M. R. P. Esprovinciale

Frascati 5. Giugno 1882.

Ho ricevuto la Sua veneratissima senza data, ma già da molto tempo, perchè i vecchj, massime quelli che battono la troccola, e peggio ancora quelli che perdono la testa, come sono io, hanno dei privileggi che gli dispensano da ogni esattezza. La Sua lettera è venuta mentre io ed il mio Segretario eravamo in viaggio per Viterbo. Ritornati di là, poco dopo siamo partiti per Frascati. Qui solamente facendo l’esame delle lettere ho trovato la Sua senza data, come dissi. Ella sia compiacente di dire a cotesta religiosa famiglia, di ringraziare Iddio che io non sia venuto a Bastia, perché altrimenti non so come sarebbe andata; io sono un soggetto di /144/ quelli che meglio è starne lontano; Caro P. Provinciale Ella è troppo vecchio e non ha bisogno [f 1v] delle mie conferenze per capire ciò che voglio dire; lasciamo perciò i complimenti e ringraziamo Iddio di ciò che ha deciso di noi. Se poi ancora vorranno lagnarsi di me, perché non vengo, io verrò a Dio piacendo un bel giorno, e mi vendicherò della loro ostinata amicizia contro ogni mio merito, e farò in modo di farmi cacciare.

Inutilmente il caro Don Perretti domanda un mio scritto, avendolo già dichiarato al P. Provinciale in altra mia lettera. Ciò non ostante, trattandosi di una persona che amo e venero molto la compiacerò.

Dica al mio caro Vicario Generale P. Bonaventura che io gli ho ceduto tutti i redditi della mensa di Stauropoli, ma almeno mi degni di una ricevuta e di un ringraziamento.

Intanto tanti saluti a tutti dentro e fuori Convento, preghi per me e mi creda

Suo confratello in S. Francesco
† Fr. G. Massaja Arc.o Capp.no