Massaja
Lettere

Vol. 5

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Discorso di M. nella Chiesa OFMCap. del S. Cuore di Gesù
Milano – 3 maggio 1883

[F. 1r] Questa è la prima volta ch’io vedo Milano. Milano è città molto grande e popolata, è una delle prime d’Italia; vi furono degli Imperatori; ma la sua gloria maggiore è di aver avuto Pastori Santi, quali un S. Ambrogio e S. Carlo. Anche al presente avete un Luigi Nazari di Calabiana 1808-1893, arcivescovo di Milano al 1867 alla morte Pastore zelantissimo, il quale con ogni fervore si adopera per la salute vostra, per la vostra santificazione. Oh! io lo conosco da gran [lungo] tempo quell’uomo, e lo conosco a fondo; siamo stati compagni, ed abbiamo avuta la bella sorte di essere consacrati in una medesima Ordinazione. Oh quanto egli vi ama! Vi ama proprio di cuore! Questa è una provvidenza per voi. Deh procurate di essere figli ubbidienti e docili di un tanto Padre; ascoltate con rispetto la sua parola, mettete in pratica i suoi ordini, non gli date alcun dispiacere, giacché egli si adopera con ogni impegno e si affatica tanto per il vostro bene. Voi qui avete anche un Clero fervoroso, zelante, premuroso per la salute delle anime vostre. Oh! queste sono vere consolazioni al mio cuore. Io credeva che qui il mio Ordine fosse pressoché spento, ed invece ho trovato che qui a Milano esiste in tutto il suo vigore: Voi l’avete accolto! Voi l’avete ricevuto!

Per l’addietro pensando io a Milano mi veniva da piangere, perché dalle relazioni sentite o che ho lette, temeva molto che venendo in questa Città, [f. 1v] avessi a trovare illanguidita la Fede; ma invece ho veduto co’ miei propri occhi che Milano è ancora cristiana, fedele; è ancora attaccata alla Fede de’ suoi Padri; qui il sentimento religioso è profondamente sentito, sono frequentate le Chiese e i Sacramenti; qui regna ancora il santo timor di Dio. Ma se la Fede tra di voi è viva, ella però corre grandi pericoli. E appunto /181/ perché non abbiate mai a perdere quella Fede che possedete voglio lasciarvi due avvisi. Oh! apprezzate il sommo tesoro della Fede. Pur troppo voi avete sotto gli occhi pravi esempi di libertini e di increduli, ma deh! non vi lasciate sedurre da questi pericolosi esempi dei cattivi, state fermi e saldi nella Fede dei vostri Padri, non vi lasciate smuovere. Tutte le cose in un momento passano, e presto dovrete abbandonare ricchezze e tutto quanto avete, e il vostro istesso corpo non altro sarà fra poco tempo che putredine; ma se avrete Fede, voi beati, perché la vostra Fede sola è quella che può introdurre l’anima vostra nel Paradiso, e sarà la vostra gloria eternamente. Ma per non perdere la Fede, bisogna ascoltare con premura la parola di Dio; che vi manifestano il vostro zelantissimo Pastore, tutto il Clero e questi buoni Religiosi. Lo so, lo veggo! quanto siete avidi di ascoltare la parola di Dio. Oh io vorrei ben dirvi molte cose, vorrei manifestarvi la gioia e la consolazione che sento di aver trovato che Milano è sempre Milano cristiana cattolica, ma quanto non posso dire io ve lo diranno e meglio questi Religiosi!

Domani mattina io parto, ma prima di lasciare [f. 2r] Milano, voglio darvi un secondo avviso. Oh ricordatevi sempre di quei grandi Santi, che furono i vostri Padri e Pastori. Ricordatevi di un S. Ambrogio; e nei tempi moderni a noi più vicini, di un vostro compaesano, S. Carlo Borromeo, sortito da una delle più distinte famiglie di vostra Città! Ricordate la loro umiltà in mezzo agli onori, ricordate il loro zelo per la Cattolica Fede, i loro esempi. Oh! voi ben lo sapete quali virtù essi vi abbiano lasciato da imitare; praticate ciò ch’essi hanno insegnato colla parola e coi loro scritti, e che voi imparate ed ascoltate dalla bocca dei vostri Pastori. I Figli del mondo si gloriano di avere per antenati uomini grandi e qualificati; sia pure vostra gloria l’essere sempre stati guidati da Pastori di grande santità; sia vostra gloria camminare sulle loro orme, imitare le loro virtù, avere il loro fervore. Ricordate tutti quei Santi Martiri, che illustrarono col loro sangue questa vostra città. State fermi nelle tradizioni de’ vostri antichi Padri e in tal modo non verrà mai meno in Voi la Fede.

Prima di abbandonarvi, quantunque or ora vi abbia già benedetto col SS. Sacramento, pure vi imparto in segno di affetto anche la mia benedizione particolare in virtù del mio Ministero.