Massaja
Lettere

Vol. 5

/231/

1038

A monsignore Domenico Maria Jacobini
segretario di Propaganda Fide – Roma

F. 957r Eccellenza R.ma

Frascati 30. Giugno 1884.

Ho ricevuto la Sua Veneratissima del 27. Corrente unitamente all’anonima venuta dalla Colonia italiana di Assab. EccoLe in breve il mio parere.

L’Autore della lettera anonima deve essere un bravo cattolico, il quale tiene occulto il suo nome probabilmente per timore del governo, adducendo il motivo della lotta attuale del medesimo colla S. C. di Propaganda; il poveretto non sa che questa S. C. in materia di Sacro ministero non ha nemici. Tutta la questione sta nel vedere se convenga accordare, e come convenga fare accordando.

1. Se la Missione di Scioa fa parte della Missione Galla, come fu fin qui, la colonia di Assab appartiene naturalmente [f. 957v] alla missione Galla di Scioa, perché da questo paese vengono gli indigeni abissini, dei quali fa menzione l’anonimo.

2. Il nostro governo figura come ateo con noi cattolici per spirito di partito, ma non lo è coi musulmani, ai quali concede una moschea. È inutile sperare nel nostro governo; rimane dunque a vedere se convenga spedire in Assab missionarii, come si spediscono a tutti i pagani anche barbari. Là vi sono abissini non solo, come nota l’anonimo, ma vi sono degli italiani in quantità, fra i quali non mancano dei buoni senza un Sacerdote; non sarebbe un dovere farlo?

3. La difficoltà notata dall’anonimo che il governo non ama i missionarii francesi, è una difficoltà che col tempo sparirà, come è già sparita in Aden, dove il governo è inglese. Tutto vicino ad Assab esiste Obbok, dove avvi una colonia francese, anche senza Sacerdote. Aden, Assab, ed Obbok, sono tre colonie appartenenti a diverse nazioni, distanti fra loro come Napoli, Ischia, e Messina.

F. 960r 4. Lo spedire in Assab un missionario giovane e solo non conviene, egli sarebbe troppo esposto con un capitale d’increduli e volteriani che là non mancano. Bisognerebbe mandarne due, uno dei quali sappia un poco di lingua abissina, ma dove si trova?

5. Io sono vecchio e male in salute, ma se valgo qualche cosa non mi rifiuto. Io anderei come visitatore delle tre colonie, verso le quali ho già avuto qualche missione, e che conosco. Forze il governo italiano per rispetto mio farà qualche cosa. Se fosse questione di viaggiare in strade ferrate non potrei, ma per mare non soffro tanto. Nel caso se muoio poco male, avrò finito la mia campagna.

In caso affermativo io mi scieglierei un missionario italiano che lascierò in Assab. Intanto guarderò di abboccarmi col Vicario Ap.o dei Galla mio successore per aggiustare le cose con lui.

Il mio lavoro è come finito; io rimetterei i manoscritti alla Propaganda. Il mio collaboratore P. Giacinto da Troina potrà continuare la stampa.

/232/ F. 960v V. E. intanto legga, rifletta al sopra scritto, fratanto di questa settimana io verrò, e vedremo.

Gradisca i miei saluti, e mi creda sempre quale ho l’onore di raffermarmi

D. E. V. R.ma

Divot.mo Servo
† Fr. G. Massaja A. Capp.no