Massaja
Lettere

Vol. 5

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Al padre Giacinto La Greca da Troina OFMCap.
segretario editoriale di M. – Anticoli (Frosinone)

[F. 2v] Caro P. Giacinto

Frascati 5. Agosto 84.

Arrivato da Roma questa mattina, colgo il primo momento libero per rispondere alla Sua carissima.

Non Le parlo della ragione che mi obligò a recarmi all’eterna città, essendo una cosa tutta estranea ai nostri affari, e che dovrà rimanere secreta in questo mondo. Le dirò solo che ho dovuto recarmi Domenica dal S. Padre, con cui ho passato un’ora, cioè dalle 12. all’una in conferenze tutte secrete. È inutile che Le dica, come il S. Padre sia entrato nell’affare della stampa, e quale interesse abbia spiegato a tale riguardo, perché ve lo potrete imaginare. Ho fatto una lunga conferenza col Maestro del S. Palazzo, a cui ho dovuto /241/ spedire il quarto volume [f 1r] del mio manoscritto, avendolo esso domandato. Ho fatto pure una lunga conferenza col P. Egidio da Milano, il quale partì col predicatore apostolico; egli, dopo qualche settimana di bagni si recherà subito a Milano per sorvegliare la stampa.

In collegio di Propaganda è morto il vecchio P. Veglia, requiescat in pace. Dopo domani verrà il collegio qui in Frascati; Lunedì prossimo verrà anche qui il P. Generale; oh quanto io bramerei di vedervi qui...! ma bramo più ancora la vostra salute, e così verrete guarito. Vi raccomando di non fare economia, sia col Convento che vi mantiene ed assiste, sia colle persone che vi servono; in caso di bisogno aggiungeremo poi dopo.

Vi mando la lettera di D’Abbadie a voi diretta. Gli ho già risposto dandogli tutti i detagli richiesti per la carta [f. 1v] geografica. D’Abbadie ha parlato al Nunzio della Stampa in lingua Francese, e questi gli ha sugg[er]ito una persona per la traduzione, come vedrete sul fine della lettera; quest’uomo è un’orientalista, ma, da quanto dice, non è dotto.

È venuto da me Dalla Vedova, col quale ho fatto una lunga conferenza sopra la colonia d’Assab. Egli si incaricò di aggiustare la questione. Il R.mo P. Ex Generale Egidio mi ha già trovato un missionario, e forze ne troverà un secondo, e presto gli avremo qui a Frascati sotto la mia direzione; sicché questo Convento sarà un mezzo collegio di missioni.

Da quanto mi scrive Monsignor Taurin l’Abissinia si trova già attualmente in lotta col Maddi del Sudan. Se questi trionferà avremo in Etiopia una secondo Gragne più terribile di quello caciato dai Portoghesi. In ciò [f. 2r] vi ricorderete di alcune mie riflessioni state mandate all’incaricato d’affari inglese; pare che le mie previsioni vadano avverandosi.

Salutatemi il R.mo Gabriele, e ditegli, che ritornando desidero parlare molto con lui. Anche al M. R. P. Maestro i miei particolari saluti, senza eccettuare la famiglia religiosa. Voi dovete trovarvi qui pel 25. Agosto mia gran festa aniversaria del solenne esilio da Kafa, e della storia del cane putrido. In quel giorno è stato conosciuto il mio merito. Non la finirei più se volessi tutto dire ciò che penso; per carità venite presto, e venite guarito, perché il faciendo supera molto il fatto.

Abbracio e benedico tutti in spirito e sono sempre tutto vostro

Aff.mo Fratello
† Fr. G. Massaja Cappuccino

P. S. Rileggendo la lettera trovo molti errori, ma sono tutte espressioni del cuore.