Massaja
Lettere

Vol. 5

/315/

1161

Al canonico Emanuele Colomiatti
avvocato generale arcivescovile – Torino

[F. 1r] Rev.mo Signore,

Roma, 5 Maggio 1886

In risposta al preg.mo foglio della S. V. R.ma mi reco a premura di parteciparLe quanto segue.

Mi ebbi il piacere di conoscere il nostro Ven. Cottolengo nell’anno 1825, quando appunto ero io novizio nel Convento di Campagna presso Torino. Egli veniva frequentemente nel detto Convento, e confessavasi dal P. Tommaso Cappuccino, che quindi passò tra i più.

In seguito e segnatamente dal 1833 al 1836 ho costumato col medesimo, trovandomi nell’Ospedale Mauriziano di Torino. Nel qual tempo l’ho confessato più volte, sempre però come straordinario, avendo egli per confessore ordinario un sacerdote Filippino. Nel detto tempo io affidai alla di lui saggezza molti importanti affari, oltre quelli che trattammo insieme. Molte volte ascoltai le di lui prediche. Ricevei dal medesimo molti sapientissimi consigli, dei quali ho fatto tesoro nelle mie missioni in Africa, ed ivi ho procurato di imitare l’esempio. L’ho venerato sempre come uomo di singolare santità e l’ho creduto degno degli onori dell’Altare. A lui devo speciale gratitudine, perché dai di lui sapientissimi consigli ripeto in parte la mia vocazione alle missioni. Tanto per ora posso portare a notizia della lodata S. V. R.ma, perché le molteplici mie occupazioni non mi permettono di dare un dettagliamento di altre cose. Interrogato però su di esse in particolare, non mancherò di dare perfetta informazione.

Mi raccomando alle sue orazioni. La saluto e con ogni maniera di stima mi soscrivo

Di V. S. R.ma

Dev.mo servo
† Fr. G. Card. Massaja Cappuccino

Al R.mo Signore / Sig. Can.o D. Emanuele Colomiatti / Avv. Gen. Arcivescovile / Torino //.