Massaja
Lettere

Vol. 5

/344/

1187

Al commendatore Antonio Thomson d’Abbadie
esploratore dell’Etiopia – Parigi

F 419r Stimatissimo Signore

* Roma, 19 Aprile 1887

La salute di Sua Eminenza va migliorando sensibilmente, e lungo il giorno passeggia per la camera, conversa e legge un pochino. Ha bisogno però di assoluto riposo di mente, e perciò gli si è consigliato di lasciare Roma, e cercare una dimora tranquilla e sana, lontana dai disturbi che portano le visite, ed il ricordo di affari e faccende della vita pubblica di questa città. Appena le condizioni della sua salute il permetteranno, si recherà vicino a Napoli, in casa di un carissimo amico, il canonico Origo di Sarno.

Ieri ricevei la carta geografica, che aspettava con tanta ansietà; e non saprei dirle quanta gioia abbia provato Sua Eminenza e l’animo mio nel vedere ed osservare un sì stupendo lavoro. Mi pento di averla importunata con replicate lettere, chiedendo che facesse [f. 419v] presto. Ora comprendo la fatica e la pazienza, che le è costata, ed apprezzo non meno di Sua Eminenza l’amore con cui ha condotto a fine un’opera così bella e perfetta per i volumi del Cardinale. Egli in sì tarda età ha scritto i preziosi volumi, e V. Signoria, quasi nella medesima età, ha composto e formata una sì preziosa carta: e saranno un monumento gli uni e l’altra.

Due uffiziali della Società Geografica di Roma, nostri amici, che l’han vista, ne sono rimasti meravigliati, e l’hanno trovata perfetta e bella.

In quanto ai due quesiti ch’Ella fa, rispondo, 1º ch’è meglio lasciarla intera, ed attaccarla al volume per metà del margine, com’Ella bene dice. Sarebbe peccato dividerla in due parti.

2º È preferibile distinguere i mari ed il lago Tsana con colore blu, anziché col primo modo, che V. S. accenna. La spesa che si [f. 420r] richiede per una seconda tavola è compensata abbondantemente dalla maggiore splendidezza e precisione che ne verrà alle acque ed alla terra, e quindi alla carta medesima.

/345/ Sua Eminenza desidera che dopo il titolo V. S. metta pure il suo nome – par Antoine d’Abbadie – e spera di essere contentato.

Per noi basta che ne faccia tirare 2900 copie; poiché dopo il 1º volume abbiamo diminuito di 100 copie la stampa.

Mons. Morel ha chiesto al Rev. D. Giacomo Scurati, Direttore delle Missioni Cattoliche di Milano, nella cui tipografia si stampa l’opera nostra, il cliches del ritratto del Cardinale. Abbiamo risposto che trovandosi presso V. S. dipende da Lei il darlo o no; quindi lasciamo in libertà la S. V. di darglielo o negarglielo. Faccia come meglio voglia e creda. [F. 420v] Sinora a nessuno abbiamo prestato le nostre incisioni; se V. S. crede di fare eccezione per Les Missions Catholiques, potrà farlo liberamente.

Sua Eminenza ossequia ed abbraccia Lei e Madama, ed io augurando Loro ogni felicità, mi protesto

D.ssmo Servo
Fr. Giacinto da Troina Cap.
Segret.