Massaja
Lettere

Vol. 5

/346/

1189

Al commendatore Antonio Thomson d’Abbadie
esploratore dell’Etiopia – Parigi

F. 422r Stim.o Signore

* Troina (Sicilia) 7 Maggio [1887]

Le scrivo da Troina, dove mi trovo per rivedere i miei genitori, e dove ho ricevuto la sua pregiatissima lettera del 28 Aprile. Farò ritorno presso il Cardinale nei primi del mese entrante, ed onderò a raggiungerlo nella piccola città di Sarno, scelta dal Cardinale per andarvi a passare questi mesi di estate. Qualora V. S. volesse dare al cardinale la grandissima consolazione di venire a rivederla, che gli aggiungerebbe dieci anni di vita, dovrebbe partire dopo il mio ritorno in Sarno; poiché ne sarei desolato se non potessi vederLa e baciar Le la mano, come accadde due anni sono.

In quanto alla carta, o meglio, se convenga dividerla in due parti o lasciarla intera, La prego di [f. 422v] prendere quella decisione che Le piace; poiché da me e dal Cardinale sarà sempre gradito tutto ciò che V. S. vorrà fare. Io Le scrissi di tirarla intera, anche perché alcuni nostri amici della Società Geografica di Roma mi consigliarono di tirarla intera, e perché la detta Società così costuma stampare le sue carte unite al Bollettino, che pubblica. Quindi faccia come crede, e non aspetti il nostro parere. Ella è Maestro.

Dividendola in due parti, sta bene mettere – partie méridionale –

La salute del Cardinale ha migliorato grandemente: già ha ripigliato a dir Messa, è uscito in carrozza più volte, ed ora trovasi in istato di imprendere il viaggio per Sarno.

Tanti ossequj a Lei ed a Madama e mi creda

D.ssmo Servo
Fr. Giacinto da Troina
Cap.