Santi Nazario e Celso

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Giacomo Trecourt San Nazario
Sant’Agostino scopre il corpo di San Nazario, da Giacomo Trecourt

Santi Nazario (o Nazaro) e Celso
Martiri † 304

Memoria: 28 Luglio

Chiesa dei Santi Nazario e Celso a Montechiaro d’Asti

Paolino di Milano, nella sua biografia di Sant’Ambrogio, scritta su sollecitazione di Sant’Agostino, narra che il Vescovo di Milano, per divina ispirazione, scoprì alle porte della città le tombe di due martiri fino allora sconosciuti, caduti nel 304 durante la persecuzione di Diocleziano. Il corpo, ritrovato intatto, di San Nazario (o Nazaro) fu trasportato nella basilica che Ambrogio stava edificando per accogliere le reliquie degli Apostoli (oggi comunemente nota come Basilica di San Nazaro in Brolo); sul luogo del ritrovamento del corpo di Celso fu costruita una chiesa, ancora denominata di San Celso, ma annessa alla Chiesa di Santa Maria dei Miracoli.

Luigi-Galizzi-Nazario
Martirio di San Nazario e San Celso, da Luigi Galizzi

Su queste scarne notizie fu poi elaborata una tradizione agiografica, che spostava la vicenda ai tempi di Nerone. Nazario, cittadino romano di elevata condizione, avrebbe a lungo viaggiato diffondendo il cristianesimo in Italia settentrionale e in Gallia. Qui gli sarebbe stato affidato un fanciullo di nove anni, Celso, che educò e battezzò, facendone il suo compagno nell’opera di evangelizzazione. Arrestati, furono poi condannati a morte; le narrazioni sul processo, il martirio e la sepoltura sono diverse e notevolmente divergenti.

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