Massaja
Lettere

Vol. 3

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Al padre Leone Golliet des Avanchers OFMCap.
missionario apostolico dei Galla – Ghera

[F. 1r]P. [Leone in] G. C. A[mat.mo]

Gudrù 25. [Maggio 1863.]

Potendo essere che [giunga l’o]ra di partire per l’Europa [molto p]resto, penso scrivervi alcun[i punti] quali credo potranno /16/ esservi [utili, per]che la vostra persona non m[i sembra] rispondere a tutte le mire avu[te da]lla divina previdenza sopra di voi e di questa missione tribolata e ancor incerta.

Le ragioni della mia andata in Europa sono molte. 1. Per vedere e stabilire gli interessi della missione in Massawah ed in Egitto, attesocchè da tre anni in quà ciò che è venuto qui è poco presso nulla, ed il P. Gabriele si lagna che nulla ha ricevuto e nulla riceve; per me gran mistero, a fronte dell’assegnamento vistoso di dodeci mille franchi, dei quali sempre mi arriva annualmente da Lione la sortita; anche i capitali lasciati da Monsignore Perpetuo hanno bisogno di qualche schiarimento. 2. Per far conoscere alla Santa Sede ed a Lione il pro, e contro [f. 1v...] perman[.. ]tivo [...]chè io non mi sento più di p[ortare su]lle spalle la risponsabilità [coram De]io et hominibus per la contin[uazione] o distruzione della medesi[ma. 3. In] caso di continuazione per scioglierle [le] questioni del rito, e per otten[er]e risposta a mille quesiti essenzialissimi da me fatti cento volte inutilmente, come sapete. 4. In caso di continuazione per provvedere pure sia alla successione mia, sia ancora al bisogno di alcuni soggetti sodi capaci per tutto ciò che occorre alla missione. 5. Per sistemare l’ordine delle comunicazioni colla costa e trasmissione dei soccorsi necessarii. 6. Per liquidare tutti gli oggetti esistenti nella casa di Massawah, per vendere gli inutili e spedire gli utili. 7. Lavorandosi in Italia fortemente per stabilire un scisma nel clero, e trovandosi il Papa nelle più gravi [f. 2r] angus[tie,] come par[...] proibite le corrispfondenze con] l’orbe cattolico, dopo 15. [anni la] mia comparsa in Europa è [dovere a]postolico nutro qualche s[peranza di] poter fare qualche cosa p[er il bene] della Chiesa nelle attuali persec[uzion]i; nel caso morirò col Papa, e sarei fortunato di trovare colà ciò che non ho potuto trovar qui...

Queste sono poco presso le ragioni che mi inducono a partire; se Iddio benedice la cosa e farà in modo che possa eseguire il viaggio, la cosa è decisa per parte mia, in caso contrario sarà segno che Iddio non ha voluto. L’anno scorso l’ho tentato e per l’organo del principe Tedla Iddio si è spiegato contrario, ora tenterò un’altra via e vedrò ciò che Iddio permetterà. Se la missione avesse bisogni attuali gravi della mia persona qui, lascierei ad ogni costo questa andata, ma questa missione ha preso [f. 2v...] aspettarle più da Dio che altro [...]ni agli oromo che parevano p[rendere] un corso molto veloce domandar[ono di provve]dervi un poco: io non posso più [...] dei Re; si riduce dunque tu[tta la mia a]ttività ai paesi di Lagamara [e di] Gudrù, dove le cose camminano molto lentamente; la mia assenza perciò dalla missione anche per due anni non può essere di gran danno, ed in questi due anni posso soddisfare a tutti i bisogni suddetti –

Una sol cosa mi fa pensare ed è la persona del coadjutore e la vostra: i passi fatti per incoraggire il coadjutore ed impegnarlo nel mantenere e spingere tutte le operazioni incominciate mi lasciano sperare che tutto anderà bene, anche la vostra persona deve prestarsi, e non dubito che si presterà, attesoché la conosco: in caso di /17/ mia assenza io sarò perfettamente tranquillo che non solo si farà tutto, ma si farà ancora di più [f. 3r] di q[uanto io] penso [...] cor unum et anim[a una...] l’opera di Dio, e pen[sando a que]sto credo di non avere più bi[sogno di aggi]ungere qui gran cosa, ben conos[cendo...] due che attualmente avete [...]ì perfetta carità ed unione, [...] io non lascierò di pregare Dio og[ni g]iorno a questo scopo e voi per vostra parte fate lo stesso e quindi fissatevi nel cuore di essere figlio umilissimo e divotissimo di Monsignore Cocino, il quale protesta sinceramente di non volervi essere Padre, ma fratello, ma figlio, perchè è ora intimamente persuaso che voi potrete ajutarlo molto, e col vostro ajuto potrà far tutto. Le cose che possono rompere questa tanto sublime unione sono le seguenti: 1. Troppa pertinacia nel seguire la propria opinione, sia quando trattasi di consigliare, sì ancora quando si tratta di cose fatte che si devono tollerare e rispettare: l’uomo di Dio nasconde mai il suo consiglio al Superiore che lo cerca, e dato che l’ha non ci pensa [f. 3v...] seguito, ne per malinconizza[rlo] occorrendo di venire contrari[ato, non l]ascia di difendere le operazio[ni...]ni dei Superiori, come pure [...] e promuoverle, anche contr[arie alla pro]pria opinione.

2. In me[rito] di operazioni e providenze occorrendo di pensarla diversamente dal Superiore, l’uomo di Dio si guarda molto bene dal lasciar conoscere la sua opinione contraria nei suoi discorsi famigliarj, e sa guardarsi molto bene dagli adulatori, massime in questi paesi dove tutto è adulazione e spirito di divisione –

3. Occorrendo di vedere delle debolezze nel Superiore, l’uomo di Dio non lascia di pregare Iddio giorno e notte, non tace la verità col Battista in secreto, la nasconde al publico, e giuoca tutte le industrie per rinforzare il debole padre senza disonorarlo, e distruggere le tele tese dal demonio potentissime in simili casi, e quindi far trionfare l’opera di Dio sempre rappresentata dal Superiore anche debole –

[F. 4r] 4. [Sarà] attento n[on... no]tizie o riferite, non [...] il momento, e vigila [...] le medesime il cuore non si cang[...] non si perda in questi paesi l’[...] esaggerazione, e la bugia sono [...] educazione e bisogno nelle [...] e non sono subito da credersi anche q[ue]lli che pajono aver preso un poco di timor di Dio, perchè l’uso di adulare e di parlare secondo spira il vento della conversazione e delle persone che sentono, è così radicato in questi popoli che le stesse persone religiose indigene non sono tanto facilmente da credersi, massime quando fossero direttamente interrogate, l’uso perciò d’investigare direttamente sopra qualche punto di fatto personale non è lodevole in questi paesi; fingere di non sentire e poi a sangue freddo ascoltare ciò che si dice dai disinteressati è l’unica via per cui si può ottenere un qualche risultato di giudizio vero – Trattandosi poi di fatti concernenti il Superiore si deve aver l’occhio ancora molto più attento, [f. 4v...] nel [...]re [...]to l’onore e l’interesse del[...] e non però offuscarsi la sua [...] senza disdoro della medesima [...] il prestigio del medesimo [...] machina dell’operazione /18/ stes[sa...] poi il Superiore è [ge]neralmente preso di mira dal diavolo, dagli ipocriti, e dai peccatori.

5. Come non si possono aprire chi occhj in facia al sole, così non si devono tanto facilmente aprire in facia al Superiore rappresentante di Dio, cioè non pretendere di fare il saputello in sua presenza oppure alla presenza delle sue decisioni, operazioni, o sentenze; non credersi di saperne più, aver più capacità, e pretendere anche di criticarlo nella scienza, nella lingua, o nei scritti medesimi, perchè un Superiore anche meno capace in facia al uomo di Dio diventa dottissimo come prescielto e laureato da Dio per quella superiorità... chi conosce le Storie ed il mondo deve conoscere che vi sono dei gran dottori incapaci ad essere Superiori [f. 5r] perchè [la sci]enza è [...] che si ricercano per [...] chi sa onorare il Su[periore sapr]à di essere onorato da Dio come [quello che n]on sa onorarlo ed ubbidirlo no[n pretenda d]i esserlo: un religioso vec[hio dopo av]er esaurito tutte le Superiori[tà dell’Ordi]ne trovandosi in ritiro in un conv[ento e] vivendo come un novizio soleva dire = da [sud]dito non ho imparato a fare il Superiore, bensì ho imparato da Superiore a fare il suddito, ed essendo generale ho imparato ad essere novizio, perchè il saper vivere da buon suddito e segno di grande esperienza, e di sapere cosa è la Superiorità –

Tutte queste ed altre avvertenze che si potrebbero dare ad un Sacerdote europeo in questi paesi isolati dall’Europa sono incarnate nella massima o precetto di amore sincero ex corde del Superiore come vero padre, come l’amore di Dio e del prossimo contiene lo sviluppo di tutti [i] doveri morali del uomo; il Sacerdote europeo qui ha di più, che di necessità è l’unico consigliero, il principale ajuto e sostegno [f. 5v...] missione, [...] suo [...] parente, il sostenere quindi [...] Superiore, è sostenere il proprio [...]desimo, perchè in facia agli indig[eni...]re è sempre a tutta la casta [...]ale venendo in questi paes[i per inse]gnare e per urtare la corrent[e d]ei vizii, di sua natura deve combattere e farsi nemici da tutte le parti, e gli indigeni deboli saranno sempre fortunati e vittoriosi quando loro riuscirà di potergli o disonorare o dividere fra loro; il Superiore sia pur cattivo o debole sarà sempre il missionario europeo doppiamente padre e fratello, e comunque sia, in facia agli infedeli sarà mai calcolata la Superiorità ma bensì la casta, ed in facia ai cristiani stessi col tempo sarà lui che dovrà sottentrare al peso della Superiorità –

P. Leone in G. C. Amatis.mo, non vi dico queste cose perchè dubiti che non le sappiate, mentre vi protesto di non avere dimenticati i santi consigli da voi stesso ricevuti in questo genere allorquando [f. 6r] in K[afa er]avate [...] ciò unicamente per [... do]vere pastorale trop[o...] simile circostanza di doverci [separare] per qualche tempo: l’umiltà [vostra] di sentimento con Monsi[gnore Felicis]simo forma la prima di [tali spe]ranze di questa povera missione; [co]munque possano malignare questi popoli e prestarsi poco per il Sacro ministero, sempre ancora si potrà sperare qualche cosa se le colonne della missione terranno fermo, ma dal momento che entrerà /19/ la divisione tra di voi altri due sarà effettivamente perduta la missione, perchè immancabilmente saranno rovesciate tutte due le colonne che sostengono l’operazione apostolica; la divisione tra due indigeni è poca cosa, ed il Superiore potrà sempre vincerla, ma dal momento che la divisione entra fra i missionarii europei, e segnatamente col Superiore, allora [f. 6v] avranno [....] presso [...] screditeranno la miss[ione e la m]anderà a monte, oltre [...] gli indigeni; per questa r[agione il de]monio è così astuto ed impeg[nato a su]scitare simili divisioni; [questo appunto] è avvenuto alla missione d[i A]bissima – Non dico che dobbiate tacervi a vicenda gli scandali o altri inconvenienti rovinosi, oppure nascondergli ai tribunali d’Europa, ma solamente che prima di agire o parlare si deve pregare mille volte Iddio, scongiurare in ogni modo il debole, e quando per necessità si dovesse fare qualche passo si deve fare con tutta la prudenza e segretezza e senza troncare il filo della carità fraterna o figliale, perchè comunque sia il Sacerdote europeo è sempre ancora l’unico appiglio e speranza per il povero Superiore in caso di ravvedersi. Vi abbracio nel S. crocifisso e sono sempre vostro

Aff.mo Padre in Cristo
Fr: G. Massaja V.o